Lo spritz è il più popolare cocktail veneziano e Campo Santo Stefano è la piazza di ritrovo e relax per eccellenza dei lagunari. Assodato questo, non poteva che nascere qui la Terrazza Aperol, nuovo tempio di uno degli aperitivi più famosi al mondo e inequivocabile – nuova meta cool per tutti gli amanti dell’aperitivo e non solo.
Il locale, inaugurato lo scorso 30 agosto dal brand Aperol di Campari Group, si trova in un palazzo storico affacciato sulla piazza, a due passi dal ponte dell’Accademia e si presenta come un bacaro, la tipica osteria veneziana, rivisitata però in chiave cosmopolita dallo studio Vudafieri-Saverino Partners.

Pavimento in legno di quercia recuperato dalle briccole (i pali segnaletici dei canali della laguna), lampadari in vetro di Murano, decorazioni con tasselli di vetro inseriti a stucco. Non manca nulla dello spirito veneziano alla Terrazza, nemmeno i tipici specchi, main versione interattiva perché ci connettono con gli altri bar Aperol nel mondo. E l’ampio dehor esterno (90 mq sui 200 totali del locale), come vuole, ancora una volta, la tradizione dei locali veneziani. L’atmosfera è un mix di ricordi e visioni futuristiche, accenti retro e suggestioni avant-garde. Come il bancone al centro della scena, rivestito con pannelli in policarbonato, rigorosamente arancione Aperol.
E lo spritz? Prima voce del menù, è “perfect served” come ci tengono a sottolineare i barman.Sarà che l’Aperol Spritz – 100 anni nel 2019 e ancora tra i drink più celebri – è un simbolo di Venezia e dei migliori aperitivi del mondo, fatto sta che nella Terrazza Aperol l’aperitivo la fa da padrone, anche se non manca una ricca proposta food creata dagli chef stellati Alessandro Negrini e Fabio Pisani. Tradizione veneziana, materie prime tutte italiane e un menù che segue la stagionalità: dal pan brioche dolce farcito con creme, yogurt e frutti di bosco, o salato con avocado e uova, fino ai famosi “cicchetti”, mix di polpettine, polenta e baccalà mantecato, mini-parmigiane e acciughe sarde in saor.
Questo bar-osteria è la tappa giusta in qualunque momento della giornata, dalla colazione, al pranzo (da provare i maccheroni con le seppie in tecia o i moscardini in umido) al dopocena.Un luogo dalla doppia anima, fluido e dinamico, capace di dividersi letteralmente in due: da una parte c’è il vero e proprio bacaro, ispirato alla tradizione e dedicato al rito dell’aperitivo, dall’altra il barcon la sua offerta di food e beverage (il totem di bottiglie che troneggia sospeso sopra al bancone è un invito più che esplicito).Due spazi comunicanti tra loro, ma accessibili da ingressi separati e legati da un fil “orange” che evoca i codici stilistici del gruppo Campari: arancio per i tavolini ribaltabili, i profili delle panche e persino il bagno, completamente rivestito nella cromia vitaminica.
Il tutto condito da un’atmosfera conviviale e frizzante e da un conto inaspettatamente (viste le due stelle Michelin) non salato. Uno spritz con cicchetto costa 7 euro: un prezzo onesto che ci permette, volendo, di toglierci lo sfizio di un souvenir Aperol interamente Made in Veneto. Alla Terrazza, infatti, si trova anche la prima linea di merchandising del brand: per veri Spritz Aperol addict.
Photo credits: ©Santi Caleca