RGA Studio firma il nuovo Caffè Fernanda a Brera
RGA Studio firma il nuovo Caffè Fernanda a Brera
RGA Studio firma il nuovo Caffè Fernanda a Brera
RGA Studio firma il nuovo Caffè Fernanda a Brera
RGA Studio firma il nuovo Caffè Fernanda a Brera
RGA Studio firma il nuovo Caffè Fernanda a Brera
RGA Studio firma il nuovo Caffè Fernanda a Brera
RGA Studio firma il nuovo Caffè Fernanda a Brera
RGA Studio firma il nuovo Caffè Fernanda a Brera
RGA Studio firma il nuovo Caffè Fernanda a Brera
RGA Studio firma il nuovo Caffè Fernanda a Brera
RGA Studio firma il nuovo Caffè Fernanda a Brera

Nei giorni scorsi è stato aperto il Caffè Fernanda all’interno della Pinacoteca di Brera e, siccome sono sempre un gran curioso, non ho potuto fare a meno di andare a bermi un bel cappuccino caldo in queste giornate invernali. Mi sono così seduto su queste comodissime poltroncine in pelle rosa antico e ho cominciato a chiedere alcune informazioni alle incaricate della Pinacoteca che sono venute a ricevermi. 

E cosa ho scoperto?  Beh, innanzitutto che il caffè è dedicato alla direttrice della Pinacoteca Fernanda Wittgens che tanto si operò dopo la seconda guerra mondiale per la riapertura nel 1950 e lo dimostrano un busto di Marino Marini e un ritratto di Attilio Rossi presenti nella stanza.

Poi che l’allestimento del caffè è stato realizzato da Raffaele Azzarelli e Giuliano Iamele dello studio RGA, che lo hanno pensato per essere un tutt’uno con il riallestimento delle 38 sale della Pinacoteca curato dal direttore James Bradburne negli ultimi tre anni; e da ultimo che gli arredi e i materiali sono stati pensati in maniera coerente con il nuovo allestimento, con un occhio particolare all’architettura degli interni degli anni ‘50.

Scopro anche che le poltroncine su cui sono seduto e tutti gli altri arredi mobili sono del catalogo Pedrali, mentre gli arredi su misura, come il bancone, sono realizzati da Ciam.

La scelta cromatica è molto precisa e molto contemporanea: un intenso color ottanio è stato scelto per le pareti e fa da sfondo alle opere d’arte che sono presenti nel bar; il rosa dei rivestimenti delle poltroncine, l’ottone del piano del bar e dei tavoli, il legno scuro del bancone e delle sedute formano una palette cromatica interessante e attuale, esaltando soprattutto i marmi Fiore di Pesco e Rosso Lepanto del progetto originale di Piero Portaluppi, che sono stati restaurati.

Un ambiente sofisticato ed elegante quindi che ben si inserisce nel progetto di valorizzazione della Pinacoteca in corso e che mischia stili ed epoche differenti in maniera sapiente.

Una curiosità che vi piacerà molto: da alcuni punti del bar si scorge il Bacio di Francesco Hayez che potete godervi comodamente seduti, cosi come ho fatto io durante la mia breve ma interessante visita.