È morto nella sua casa di Milano a 63 anni l’architetto Marco Romanelli, progettista e critico affermato nei campi del design, dell’architettura di interni e dell’exhibit design.

Nato a Trieste nel 1958 Romanelli si era laureato in architettura all’Università di Genova nel 1983. Nel 1985 aveva aperto il suo studio a Milano, occupandosi di architettura e design.
Dal 1986 al 1994 è stato redattore di “Domus”, dal 1995 al 2007 di “Abitare” e dal 2010 era columnist per “Inventario”.
Come designer ha lavorato spesso in coppia con Marta Laudani. I loro progetti di interior design sono stati pubblicati dalle principali riviste italiane e internazionali e, nel 2004, hanno partecipato alla Biennale di Architettura di Venezia nella sezione “Notizie dall’Interno”. Per il loro lavoro nell’ambito dell’exhibit design si ricorda l’importante antologica “Gio Ponti: a World” al Design Museum di Londra e alla Triennale di Milano nel 2002-2003
Romanelli è stato inoltre art director di Driade/Atlantide, Montina, O luce, Marazzi, Poltrona Frau/Icone.


Nel 2010 la Triennale di Milano gli dedica l’esposizione “Modificazioni impercettibili in una tipologia immodificabile”, incentrata sugli oggetti per la tavola disegnati insieme a Marta Laudani.
Nel 2011 vincono insieme un “Compasso d’oro” collettivo per un’esperienza di progettazione con gli artigiani locali promossa dalla Regione Sardegna.
Per la XXI Triennale nel 2016 ha co-curato e allestito la mostra “Design behind Design” al Museo Diocesano e ha partecipato, con Marta Laudani, alla mostra “Stanze” curata da Beppe Finessi.

Ho conosciuto Marco Romanelli alla redazione di Abitare, tanti anni fa. E’ stato un vero onore lavorare con lui, sempre sorridente e gentile.
Mi salutava dicendo “ciao vecchia Quercia”, Bello questo articolo complimenti e ciao Marco 😍 !