Nonostante un contesto economico globale segnato da forti turbolenze, l’edizione 2025 del Salone del Mobile ha confermato la sua forza attrattiva, totalizzando 302.548 presenze, un risultato in linea con la Biennale Euroluce 2023. Un traguardo che ribadisce il ruolo centrale della Manifestazione nel panorama internazionale del design.
Protagonisti di questa edizione sono stati 2.103 espositori provenienti da 37 Paesi, con un’offerta espositiva ampia e senza paragoni. A completare il quadro, un ricco programma culturale, pensato per alimentare visioni del futuro capaci di andare oltre le sfide del presente.
Un dato particolarmente positivo arriva dagli operatori esteri, che hanno rappresentato il 68% del pubblico totale, confermando la vocazione sempre più globale dell’evento.
Dalla survey annuale condotta da Native Strategy su un campione di 475 espositori, emergono segnali di grande stabilità: l’indice di soddisfazione dei visitatori è dell’88%, mentre il 94% degli espositori dichiara l’intenzione di tornare per le prossime edizioni.
La classifica dei Paesi di provenienza per l’edizione 2025 del Salone del Mobile conferma la Cina al primo posto, nonostante una leggera flessione rispetto al 2023 e un calo più marcato rispetto al 2024. Un segnale che riflette le sfide strutturali, sia interne che internazionali, che l’economia cinese si trova oggi ad affrontare.
A controbilanciare questo dato è la solidità delle presenze europee, in linea con l’andamento positivo dell’export del macrosistema arredo italiano verso l’Unione Europea, che nel 2024 ha sfiorato i 10 miliardi di euro, pari al 51% del totale export del settore.
Dopo la Germania, che si conferma al secondo posto per numero di operatori, emergono due mercati in forte crescita anche in termini di export:
- Spagna, con 5.423 operatori e una crescita dell’export del +4,1%,
- Polonia, con 5.325 operatori e un incremento ancora più deciso del +9,1%.
Completano la Top 10: Brasile, Russia, Francia, Stati Uniti, India e Svizzera, a testimonianza della portata globale della Manifestazione e della capacità del design italiano di attrarre professionisti da ogni angolo del mondo.
L’edizione 2025 del Salone del Mobile si è svolta in un contesto di forte instabilità sui mercati internazionali, ma ha saputo intercettare grandi aspettative verso nuove aree strategiche di sviluppo. A partire dall’8 aprile, grazie al costante supporto di Agenzia ICE, la fiera ha accolto 350 tra grandi investitori, buyer, retailer, contractor e media, provenienti da 50 Paesi e riuniti in 27 delegazioni ufficiali da Asia e Paesi del Golfo.
In questo scenario di riorientamento dell’offerta globale, spiccano gli Emirati Arabi Uniti, che nel 2025 hanno raddoppiato la loro presenza a Fiera Milano Rho con 1.801 operatori. Grande attenzione anche per l’Arabia Saudita, con cui il Salone ha firmato nel gennaio scorso un Memorandum d’Intesa per lo sviluppo congiunto di nuovi progetti nel design.
Tra i mercati emergenti, si segnala anche il Giappone, che guadagna sette posizioni nella classifica globale passando dal 20° al 13° posto grazie a 2.712 operatori presenti e a un export del macrosistema arredo in crescita del +2,7% nel 2024.
Sempre nell’area centro-asiatica, la Corea del Sud si conferma nella Top 20 per numero di presenze, a testimonianza di un interesse sempre più consolidato per il design italiano.
Commenta Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano: “L’edizione 63 del Salone del Mobile è stata un faro in un 2025 di sfide globali: ha dimostrato forza e visione condivisa. Con 302.548 presenze si conferma, ancora una volta, la centralità della Manifestazione nel creare connessioni tra oltre 2.100 espositori da 37 Paesi e una comunità che ha scelto Milano. Il settore ha dimostrato, ancora una volta, quanto qualità e innovazione di processo e prodotto siano ingredienti chiave di una competizione internazionale sempre più sfidante. In linea con le aspettative, Euroluce ha ridefinito il futuro dell’illuminotecnica, creando una spinta nella competitività tra aziende italiane all’avanguardia – con oltre l’80% del fatturato complessivo generato dall’estero – e un 45% di aziende estere, leader del settore. SaloneSatellite ha celebrato 700 talenti emergenti, aprendo nuove riflessioni sulle possibili interazioni tra artigianato e industrial design. Anche il Programma Culturale ha centrato gli obiettivi, creando ponti culturali. In questi giorni abbiamo cercato di costruire nuovi percorsi di pensiero, insieme ad alcuni tra i più visionari protagonisti del contemporaneo. Ora guardiamo al 2026 con determinazione: l’anno prossimo ci attendono nuove, grandi sfide. La nostra promessa è lavorare a un format ancora più inclusivo, con focus su PMI e mercati emergenti. Lo faremo insieme alla filiera con l’obiettivo di trasformare le difficoltà in opportunità. Insieme alle istituzioni italiane ed europee, da cui aspettiamo risposte concrete a favore di un settore strategico non solo per il Sistema Italia. Insieme a Milano, che da gennaio 2025, in una crescita costante degli arrivi pari al 10%, deve impegnarsi a individuare e garantire un nuovo punto di equilibrio per accogliere al meglio chi soggiorna in città in vacanza o per business. Salone crea valore durevole a vantaggio di una molteplicità di soggetti. Penso sia arrivato il momento che tutti, a livello territoriale e nazionale, mettano in campo tutte le azioni necessarie perché Milano possa continuare ad alimentare il successo di questo evento unico al mondo, puntando sulla qualità dell’offerta e sul contenimento delle distorsioni che ne mettono a repentaglio la tenuta, nell’ambito dell’ospitalità, dei servizi, dell’impatto sulla cittadinanza”