Nata dall’incessante ricerca del nuovo, di un’esperienza unica e immersiva, la nuova frontiera dell’Hotellerie sono gli “Art Hotel”, architetture solitamente ben più complesse dei tradizionali Alberghi, dove il focus si sposta dall’ospitalità verso il potere comunicativo degli spazi e dell’arte. Ora il lusso è «poter dormire in un’opera d’arte».

Il Lasserhaus di Bressanone, dimora storica divenuta art hotel grazie al restyling degli architetti Claudio Saverino e Tiziano Vudafieri (fondatori dell’omonimo studio), si pone ambasciatore di questa nuova visione, dove complice l’intervento degli artisti Ingrid Hora, Peter Kogler, Petra Polli, Ester Stocker e Alexander Wierer, si ripropone di vestire così i panni di autentico “polo magnetico” di un’attività culturale che va ben oltre l’ospitalità, aprendosi a nuove e ambiziose prospettive.
Emblema di questa convivenza stilistica è naturalmente il pianterreno, dove la cantina, insieme alla piccola sala degustazione, viene pervasa dalla profondità spaziale dei pattern psichedelici del pittore austriaco Peter Kogler, il cui merito è di caratterizzare intuitivamente un fitto e ininterrotto dialogo che si arricchisce passo dopo passo all’interno della struttura.

Si sviluppa così una differente e inedita forma di ospitalità – volta ad acquisire un differente pubblico – in cui il lusso assume forme artistiche e gli spazi acquisiscono sembianze più originarie: quelli ordinari si trasformano così in non-comuni “Gallerie da vivere” sfoggiando pezzi da museo e opere originali in grado di donare valore gli ambienti.
Ricalcando di fatto le storiche “residenze per artisti” dell’ancient regime, dove gli artisti medesimi erano soliti recarsi per fecondare l’ispirazione in vista dell’atto creativo, l’art hotel si prefigge quindi di ripercorrere i luminosi sentieri del passato e, altresì, di esplorarne di nuovi,  non soltanto mediante il dialogo storico-artistico che la struttura stessa e i suoi ornamenti ne  determinano, ma soprattutto attraverso l’esercizio del pensiero critico, della curiosità, di quell’inventiva che non può non scaturire dalle mostre e, più in generale, da tutti gli eventi a sfondo culturale che diventano in tal senso, e a pieno diritto, il leitmotiv di un concept di design e ospitalità sui generis.

È, pertanto, grazie a questo fermento rappresentato da questa avanguardistica forma di “hospitality design” rivolta non più alla sola ‘funzionalità’, che l’art hotel Lasserhaus di Bressanone si distingue per la sua volontà di tirare le fila delle epoche, delle arti e dell’ospitalità col fil rouge della bellezza.