Il ristorante, situato all’interno della splendida cornice della Galleria Alberto Sordi, gioiello architettonico in stile liberty degli anni ‘20, si presenta come una perfetta sintesi tra atmosfere retrò e suggestioni contemporanee.
L’interior design, firmato Vudafieri – Saverino Partners, rende omaggio alla Milano degli anni ’80 e ’90, rileggendo il passato con uno sguardo moderno e ricercato. In questo spazio, la cucina genuina e il fascino del bistrot si fondono armoniosamente, offrendo agli ospiti un luogo dove eleganza e convivialità si incontrano.
Alla guida della cucina, l’executive chef Edoardo Ferrara propone una selezione gastronomica all day long, dal pranzo fino al dopocena.
Stendhal Milano rimane fedele alla sua essenza di luogo dedicato alla quotidianità e alla tradizione, come sottolinea il patron Marcello Forti, imprenditore che conduce l’insegna dai primi anni 2000: “Un posto da tutti i giorni e non da grandi occasioni“. Un’affermazione che si riflette anche nel progetto romano, dove il locale si veste di codici estetici che richiamano l’originale milanese, ma con un twist contemporaneo e un’inflessione più giocosa, capace di interpretare lo spirito vitale e festoso di Roma.
La gastronomia milanese approda così nel cuore della città eterna, a due passi dalla Fontana di Trevi e da Palazzo Chigi, con un concept che mescola la tradizione meneghina a un tocco di leggerezza e ironia.
Gli spazi, distribuiti su due livelli per un totale di 130 mq, evocano la medesima atmosfera retrò del locale milanese, arricchiti da dettagli distintivi come il colore “Verde Stendhal” e la carta da parati customizzata, che richiama con eleganza la storica Galleria. Materiali pregiati come ottone, marmo, vetro texturizzato e legno, con trame realizzate su misura, completano la cornice di un ambiente raffinato e accogliente.
Con i suoi sessanta coperti, distribuiti tra il piano terra e il mezzanino, il ristorante offre un ambiente intimo e raccolto, dove la cucina a vista permette agli ospiti di ammirare la preparazione dei piatti. Al centro della scena, un bancone in legno cannettato con top in marmo, circondato da posti a sedere che invitano a un’esperienza gastronomica immersiva. Le ampie vetrate mettono in comunicazione gli interni contemporanei con l’elegante esterno della Galleria, creando un dialogo costante tra tradizione e modernità.
All’ingresso, un grande banco bar su misura, realizzato in verde laccato con piano in marmo e dettagli in piastrelle verdi, accoglie gli ospiti con un impatto visivo scenografico. Dietro di esso, uno specchio anticato e una bottigliera sospesa, con inserti in paglia di Vienna reinterpretati in chiave moderna con una rete in ottone, aggiungono un tocco di raffinatezza.
Un’ulteriore nota di stile è la scritta al neon che omaggia Roma “Non c’è nessuna logica a Roma, ma la sensibilità appassionata ci vive sempre“, posta lungo la scala che collega i due piani, tratta dalle Promenades di Stendhal.
L’apertura di Stendhal Milano porta finalmente a Roma l’autentica cucina milanese, in un’esperienza culinaria che celebra la tradizione con un tocco di eleganza. Sotto la guida dell’Executive Chef, il menù è un viaggio nei sapori della Lombardia, con piatti iconici come il risotto “giallo” Milano preparato con Carnaroli Riserva San Massimo, i deliziosi Mondeghili, il riso al salto arricchito dalla fonduta di Silter DOP, l’Ossobuco in gremolada e l’intramontabile cotoletta milanese, alta e succulenta. Stendhal, però, non dimentica l’omaggio alla Capitale: troverai piatti romani rivisitati con stile, come i Tonnarelli cacio e pepe, la Carbonara, lo Gnocco di patate di Leonessa all’amatriciana e la versione Meneghino Stendhal con gremolada fondente. Per un pranzo leggero, una merenda golosa o un aperitivo raffinato, Stendhal offre anche l’Hamburger, il Toast o il Royal Lobster Roll. Per chi vuole vivere un’esperienza completa, c’è un menù degustazione dove i piatti simbolo di Stendhal Milano si sposano con cocktail creativi studiato ad hoc. Il tutto accompagnato da una carta dei vini che conta circa 150 etichette, oltre una drinklist che alterna grandi classici e cocktail signature.
Eleganza rigorosa e contaminazione creativa, sono questi i pilastri dello studio di architettura milanese Vudafieri – Saverino Partners. Lo studio porta un approccio innovativo all’architettura, concepita come arte e meraviglia e grazie alle diverse esperienze maturare al fianco di grandi maestri come Achille Castiglioni, Aldo Rossi e Ettore Sottsass ha sviluppato una visione progettuale capace di fondere estetica e funzionalità in progetti che lasciano il segno.