Questa volta, la vena creativa del green design si concretizza in una stampante “a cartuccia organica”. Il progetto dell’industrial designer Luis Undritz realizza letteralmente delle fotografie viventi, in quanto i negativi delle immagini vengono proiettate su delle minuscole alghe marine, presentando nuovi presupposti tecnologici e ambientali per il design e la decorazione di oggetti e superfici.

Funziona così: la stampante, composta da un laser per processare la luce digitalmente, elabora un negativo fotografico in bianco e nero e lo proietta sulla superficie di un piccolo oggetto in ceramica, carta o tessuto. Tale superficie è ricoperta di acqua, nutrienti e phytoplankton, una minuscola alga marina che cresce nelle aree illuminate dal laser fino a formare un’immagine che, in poche parole, è propriamente definibile “viva”.

Tale processo di stampa è stato definito phytoprinting, ed è interessante per due motivi. In primis, perché si allinea perfettamente con la filosofia alla base dell’ecosostenibilità, ovvero abbracciare il progresso tecnologico utilizzando al meglio delle risorse naturali a nostra disposizione senza alcuno sfruttamento né inquinamento, evitando l’utilizzo di inchiostri a base di petrolio. Tuttavia ci sono limitazioni importanti al phytoprinting, che è sensibile all’acqua e, per il momento, consente solo una stampa temporanea.

Il secondo motivo per cui questo sistema è interessante, consiste nel fatto che si tratta di fotografie organiche, create da veri e propri esseri viventi. Tutto ciò regala notevoli e stimolanti input di riflessione a livello concettuale, se non artistico, considerando che solitamente immagini e fotografie rappresentano la cristallizzazione di un attimo, nel tentativo di fermare il tempo. Al contrario, il phytoprinting permette di realizzare un’immagine che riflette l’affascinante paradosso della natura stessa: riconoscibile nel tempo, ma in continua evoluzione.

Ad oggi, gli esperimenti di Undritz includono immagini naturalistiche di insetti, conchiglie e foglie, ma anche di edifici in stile Bauhaus, e i suoi progetti sono stati esposti nello spazio espositivo Materialized allo Spazio Gamma dell’Isola Design District di Milano nel 2021. Le sue idee promettono possibili interessanti applicazioni future, tra cui il mondo della moda e dell’abbigliamento.