Un luogo d’incontro per artisti del presente e del passato, gallerie affermate e giovani, editoria, critica e istituzioni. Dopo aver festeggiato i cinquant’anni nel 2024, Arte Fiera conferma per la sua 48esima edizione il direttore artistico Simone Menegoi e il direttore operativo Enea Righi. La Fiera internazionale d’arte moderna torna nei padiglioni storici di Bologna Fiere, il 25 e 26, riconfermati anche per il 2025. Tra le 176 gallerie di Arte Fiera 2025 figurano nuovi importanti ritorni, come quelli di Gió Marconi, Magazzino, Raffaella Cortese e Tucci Russo, e presenze internazionali inedite come Herald St.
Tra le novità di quest’anno ci sarà lo spostamento dello spazio dedicato alle performance, in collaborazione con la Fondazione Furla, dai padiglioni della Fiera all’Esprit Nouveau. Questo edificio espositivo temporaneo, progettato da Le Corbusier e Pierre Jeanneret in occasione dell’Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes di Parigi nel 1925, è stato fedelmente ricostruito a Bologna nel 1977, proprio di fronte alla Fiera e all’ex Gam.

Courtesy l’artista e Artopia Gallery. Installation view, Artopia Gallery. Ph. Michela Pedranti.
Dal 6 al 9 febbraio, l’artista bolognese Adelaide Cioni presenterà Five Geometric Songs, una performance che unirà arti visive, musica e danza, all’interno del programma curato da Bruna Roccasalva, direttrice artistica della Fondazione. Cioni ha creato cinque costumi decorati con motivi geometrici astratti, che saranno indossati da altrettanti danzatori, accompagnati da musiche originali composte da Dom Bouffard. Il progetto è il risultato di una riflessione sull’astrazione, sul colore, sull’origine della forma e sul concetto di pattern, temi che l’artista esplora da tempo.
Alle esposizioni principali di Arte Fiera, suddivise come sempre fra arte storicizzata e contemporanea, si affiancano quattro sezioni curate: Fotografia e immagini in movimento, Multipli, Pittura XXI e la novità del 2025, Prospettiva, dedicata a intercettare gli artisti emergenti, rappresentati sia da gallerie giovani che affermate.
Accanto alle sezioni curate ritorna anche Percorso, non una sezione vera e propria ma un itinerario che collega alcuni stand delle esposizioni e delle sezioni curate secondo un criterio tematico. Dopo due anni dedicati ai linguaggi artistici (ceramica e disegno), quest’anno l’itinerario entrerà nel vivo delle opere d’arte andandone a sviscerare il concetto di comunità.

Courtesy l’artista e Vistamare, Milano, Pescara. Ph. Roberta Verzella
Dal 2019 Arte Fiera commissiona ogni anno a un artista italiano affermato un’opera inedita da presentare nel contesto della fiera. Il 2025 sarà dedicato a Maurizio Nannucci, dagli anni Sessanta un protagonista dell’arte italiana tra i più conosciuti internazionalmente, che presenterà il suo multiplo inedito creato per il contesto della fiera: una shopper di carta ad alta grammatura che reca sulle due facce il testo “you can imagine the opposite”: un invito a pensare un’alternativa radicale alla realtà. Torna per il quarto anno anche Book talk, il ciclo di conversazioni interamente dedicato ai libri d’arte curato da Guendalina Piselli che analizza il rapporto tra arte ed editoria, e della sua capacità di suscitare grande interesse non solo tra gli addetti ai lavori, ma anche in un ampio pubblico.
Il 6 febbraio, in occasione di Arte Fiera, prenderà il via la tredicesima edizione di Art city Bologna: un programma di mostre ed eventi che trasforma la città in un palcoscenico dell’arte, promosso dal Comune di Bologna e da BolognaFiere, coordinato dal settore Musei Civici Bologna – Area Arte Moderna e Contemporanea, con la direzione artistica di Lorenzo Balbi. Lo Special Program rende omaggio alle dieci Porte storiche della città, creando un itinerario circolare di opere e installazioni, firmate da artisti e artiste italiani e internazionali, che dialoga con la storia di Bologna, le sue evoluzioni sociali e i suoi cambiamenti morfologici e culturali.

Courtesy l’artista e Frittelli arte contemporanea, Firenze