Atene è una città che vive in equilibrio perfetto tra passato e futuro. Camminare per le sue strade significa attraversare secoli di storia, tra colonne antiche, teatri millenari e quartieri pieni di vita. Ma non è solo la sua anima classica a renderla unica: Atene guarda avanti, si rinnova, e lo fa con uno stile tutto suo, che unisce l’energia mediterranea con la creatività contemporanea. E poi c’è la Grecia, un paese straordinario dove la bellezza non è solo nei monumenti, ma anche nei paesaggi, nel cibo, nella luce, nella gente. In questo contesto, il progetto di riqualificazione dell’ex aeroporto Ellinikon rappresenta un capitolo nuovo e ambizioso: una sfida architettonica, ecologica e culturale che promette di cambiare il volto della capitale, senza dimenticare ciò che la rende così speciale.
L’aeroporto Ellinikon in passato
L’aeroporto di Ellinikon si trovava nella zona sud di Atene ed è stato per decenni il punto d’ingresso principale della Grecia via cielo. Aperto nel 1938 con il nome di Kalamaki Airfield, ha vissuto di tutto: durante la Seconda Guerra Mondiale lo usavano i nazisti, poi passò agli americani che ne fecero una base militare fino agli anni ’90.
È rimasto attivo fino al 2001, quando ha lasciato il posto al più moderno Eleftherios Venizelos. Dopo la chiusura, l’area è rimasta praticamente in disuso, a parte qualche utilizzo sporadico per le Olimpiadi del 2004. Per il resto, un’enorme distesa abbandonata: un po’ malinconica, ma con un potenziale pazzesco.

Come cambia tutto
Nel 2020, la società LAMDA Development ha deciso di cambiare le carte in tavola. Hanno preso quell’area gigantesca, parliamo di più di 6 milioni di metri quadrati (tipo 620 campi da calcio…), e hanno lanciato uno dei progetti di rigenerazione urbana più ambiziosi d’Europa. L’idea? Far nascere una vera e propria “città del futuro” sulla costa ateniese, con parchi, case, hotel, negozi, servizi e tutto quello che serve per vivere, lavorare o semplicemente godersi il posto.
Il cuore del progetto è un parco urbano immenso, quasi 2 milioni di metri quadrati: sarà il più grande parco costiero d’Europa, addirittura più grande di Hyde Park a Londra. Intorno, ci saranno quartieri residenziali super moderni, alberghi di lusso (tipo l’Hard Rock Hotel & Casino Athens, previsto per il 2027), uffici, centri commerciali, ospedali, scuole e perfino un nuovo porto turistico. In pratica, un’intera città che nasce da zero, affacciata sul mare.

Architettura moderna e attenzione all’ambiente
A disegnare questa nuova città non sono architetti qualsiasi: ci lavorano studi famosissimi come Foster + Partners, Kengo Kuma, Sasaki e Aedas. Tra le star del progetto c’è la Riviera Tower, un grattacielo da 200 metri che sarà il primo vero “gigante” del cielo greco. Sarà costruito secondo criteri di sostenibilità top di gamma, con balconi smart e materiali eco.
Un altro dettaglio interessante è che il vecchio terminal disegnato da Eero Saarinen (un pezzo di storia dell’architettura) non verrà buttato giù, ma trasformato in uno spazio per eventi e cultura. Anche alcune piste e hangar resteranno lì, integrati nel nuovo paesaggio per ricordare cosa c’era prima.
Il nuovo parco sarà una piccola oasi verde: oltre 30.000 alberi di 86 specie diverse, tutti scelti con cura per il clima mediterraneo. L’acqua per irrigare? Tutta riciclata, grazie a un sistema intelligente con un lago artificiale che servirà anche da serbatoio. Il progetto è super attento all’ambiente: si riutilizzeranno i materiali già presenti, si useranno cementi a basse emissioni, ci saranno sistemi per raccogliere l’acqua piovana, mobilità elettrica, gestione dei rifiuti sotterranea… Insomma, l’obiettivo è chiaro: arrivare alla neutralità climatica.

Previsioni di tempo ed impatto
I primi pezzi di questo mega puzzle, tra cui il parco, dovrebbero essere pronti entro il 2025 o il 2026. Il resto si svilupperà a tappe e il completamento totale è previsto tra il 2028 e il 2037, anche se qualcuno dice che potrebbe finire già entro il 2030. In ogni caso, parliamo di una trasformazione che cambierà Atene per sempre.
Dal punto di vista economico, i numeri fanno girare la testa. Si prevedono tra i 75.000 e gli 85.000 posti di lavoro creati direttamente o indirettamente. Le entrate per lo Stato greco potrebbero arrivare fino a 14 miliardi di euro. A livello di PIL nazionale, si stima un contributo del 2-3%. E per il turismo? L’area potrebbe attirare più di un milione di visitatori ogni anno, generando ricavi per circa 3,3 miliardi di euro annui.

Potrà convincere tutti?
Ovviamente, un progetto del genere non può mettere tutti d’accordo. C’è chi lo considera una rivoluzione urbana necessaria, e chi invece teme che trasformi quella zona in una specie di “mini-Dubai” senz’anima, piena di lusso ma poco autentica. Altri sollevano dubbi su come il traffico e le infrastrutture reggeranno il colpo, o sul rischio che la zona diventi inaccessibile per la gente comune a causa della gentrificazione. Insomma, se ne parla, e tanto.

La nuova faccia di Atene
Al di là dei dubbi, una cosa è chiara: l’ex aeroporto Ellinikon sta per diventare una nuova città nella città. Un progetto che mescola natura, tecnologia, bellezza, turismo e qualità della vita. Per Atene è una seconda occasione per risplendere e rinnovarsi. Se tutto andrà come previsto, sarà uno degli esempi più avanzati al mondo di rigenerazione urbana intelligente e sostenibile, insieme alle ultime riqualificazioni come la città di legno a Stoccolma.

Se volete curiosare tra altri render e foto interessanti, date un’occhiata a questo articolo: merita!
Arthur vi invita ad iscrivervi alla nostra Newsletter!!