Se siete passati – o passerete durante la Design Week – in Porta Venezia, in corrispondenza della fermata omonima della linea rossa M1, non potrete non notare una novità. I caselli neoclassici, una delle porte di accesso al centro di Milano, sono stati impacchettati con sacchi di iuta cuciti. L’idea è di Ibrahim Mahama, artista ghanese che si era già reso protagonista di interventi analoghi all’Esposizione d’Arte della Biennale di Venezia (2015) e a Documenta 14 (2017) a Kassel e ad Atene. L’installazione si chiama ‘A Friend’, è stata commissionata dalla Fondazione Trussardi e si inserisce nell’ambito degli eventi dell’Art Week milanese, kermesse di eventi culturali meneghini pre Design Week.
Con ‘A Friend’ i caselli daziari, da sempre luogo di passaggio, diventano metafora di ciò che definisce il concetto di soglia, di confine tra interno ed esterno, il sé e l’altro, l’amico e il nemico. Temi di grande attualità. Inoltre, per Mahama, ogni sacco di iuta racconta una storia. La storia di chi l’ha sollevato quel sacco, di chi l’ha trasportato in porti, magazzini e città.
É quindi guerrilla marketing o arte urbana disruptive? Comunque la si voglia chiamare, è un’opera imponente e di grande impatto, non solo visivo. É particolare, strana, nuova. Noi siamo andati a vederla e ci è piaciuta.
E voi? Avete fatto un salto? Date pure un’occhiata alle foto, andatela a vedere entro il 14 aprile – ultimo giorno utile per poterla osservare – e fateci sapere se vi è piaciuta o meno! Buona Design Week!