Nell’immediato futuro ci dovremo abituare ad introdurre nel nostro linguaggio termini come “ufficio biofilico”, “feeling at work”, “controllo dei consumi”, “creatività innovativa” e “digital coalition”. Se traduciamo la parola biofilico, letteralmente “che ama la vita”, stiamo traducendo non solo una parola, la biofilia, ma stiamo parlando di una vera e propria tendenza futura, già innata nell’uomo e che viene espressa fin dall’antichità e cioè l’integrazione tra architettura, design e natura. Questa tendenza, chiamata anche “biophilc design”, è il modo in cui il design definisce il legame con la natura. Fatta questa premessa vi voglio raccontare di questo nuovo progetto, firmato dallo studio Kengo Kuma and Associates e presentato da laborability, una vera novità per la città di Milano poiché sarà la prima città italiana a tenere a battesimo nel 2024 l’ufficio più verde della Nazione. Questo edificio non solo sarà caratterizzato da un design accattivante, ma è stato progettato per assicurare un benessere lavorativo elevato e rispettoso della natura. Un concentrato di energie rinnovabili, emissioni zero, controllo dei consumi e recupero dell’acqua, ma non solo, grandi aree verdi e spazi condivisi creati per la socializzazione. Questo mood si chiama “welcome, feeling at work” e racchiude una filosofia di pensiero all’avanguardia dove il luogo di lavoro si trasforma in luogo di aggregazione creativa e positiva.

L’edificio sorgerà in zona Rizzoli e sarà una vera e propria cittadella autosufficiente dove lavorare in spazi avveniristici contraddistinti da un’architettura organica, orti, giardini, area wellness, auditorium, spazi coworking, sale meeting, bar&ristoranti, un lounge, negozi, area eventi&mostre e un supermercato. Lavoro e tempo libero si fondono per creare collegamenti nuovi e un rapporto con il verde, mai visto prima. Il confine fra pubblico e privato diventa liquido e la piazza principale, ricca di vegetazione, progettata su più livelli, caratterizzata da corti, è destinata al lavoro informale e agli incontri. Delle terrazze ospiteranno gli orti e i giardini, ma ci saranno anche delle serre che saranno destinate a luoghi di lavoro e svago, tutto diventa accessibile e permeabile, in qualsiasi direzione.
Oltre 50.000 metri quadri, sei corpi di fabbrica, tantissima luce naturale, flessibilità degli spazi e tanto verde, ma non solo, meritano di essere menzionati i materiali, tutti votati alla sostenibilità. Il calcestruzzo è destinato esclusivamente per le fondamenta e l’interrato mentre per il fuori terra troviamo l’acciaio e il legno. Il sistema di riscaldamento e raffreddamento sarà gestito in parte da pannelli fotovoltaici e in parte da un sistema geotermico. Lo studio Kengo Kuma è all’avanguardia per l’interpretazione a livello internazionale sull’architettura organica e in questo progetto ha potuto esprimere al 100% la sua esperienza pluriennale in questo campo.
Kengo Kuma ha detto che Milano presenta un connubio entusiasmante fatto di modernità e tradizione, non solo nell’architettura, ma anche dal punto di vista dell’arte e dell’artigianalità. Queste caratteristiche creano un approccio organico e urbano adatto al mondo biofilico, capace di raggiungere un livello qualitativo elevato e di riportare nuova vita in città. Questo approccio urbano segnerà l’inizio di una nuova era in cui l’architettura green ridefinirà il concetto stesso della vita lavorativa, aggiungendo nuove abitudini e garantendo un migliore rapporto fra lavoro e creatività. L’utilizzo della vegetazione, della luce naturale e il legno stimoleranno i sensi e faranno la differenza nello stile di vita dei fortunati che potranno vivere questi spazi. Migliorerà la salute fisica e mentale, ma anche la produttività. Abbiamo un compito importante per il nostro futuro, una grande responsabilità sociale, creare modelli di lavoro che promuovano l’innovazione aziendale a favore della sostenibilità.