Come può una struttura sospesa su una strada promettere aria più pulita? Come può favorire l’impollinazione della vegetazione locale e rendere i percorsi di viabilità urbana un habitat più favorevole a esseri viventi?

Ve lo spiego illustrandovi il progetto ButterflyEffect, un concept realizzato dallo studio di design olandese VenhoevenCS in collaborazione con l’agenzia di landscape architecture DS Landschapsarchitecten e l’azienda di energia solare Studio Solarix.

Immaginate una membrana di pannelli solari che ricoprono l’intero tratto di un’autostrada. Il progetto propone infatti la realizzazione di una speciale rete, collegata agli alberi sui lati delle corsie, che permettono aria pulita e stabile per il passaggio di insetti. Creata da pannelli fotovoltaici esagonali, tale struttura per la conversione di luce solare in energia potrebbe avvalersi di superfici traslucide simili a membrane sottili, un avanzamento tecnologico che i designer si aspettano nel futuro prossimo.

I benefici ricadrebbero in primo luogo sulla fauna locale e in particolar modo sugli insetti. Esistono infatti specie che necessitano di particolari parametri atmosferici per potersi spostare: un esempio è la farfalla Alcon Blue, che non si avventura mai nell’attraversamento di una strada a scorrimento veloce poiché lo spostamento d’aria è eccessivo per le possibilità del vulnerabile animale.

Ma le conseguenze sarebbero positive per l’intero ecosistema locale. Secondo VenhoevenCS, l’85% dell’approvvigionamento mondiale di cibo si basa sulla buona riuscita del processo di impollinazione compiuto dagli insetti. Ecco perché questo “effetto farfalla” gioverebbe all’ambiente circostante, riducendo le forti correnti d’aria causate dal traffico a scorrimento veloce e favorendo le naturali attività delle specie impollinatrici.

I vantaggi del progetto simile si allargherebbero ulteriormente a livello ambientale: il suolo circostante ne beneficerebbe poiché l’inquinamento verrebbe ridotto e le particelle di azoto prodotte dal traffico rimarrebbero ai lati della strada, agendo da fertilizzante per il terreno.

Non ultimo, anche l’esperienza di viaggio diventerebbe più piacevole e sostenibile. Le ombre della struttura a pannelli ridurrebbero l’esposizione delle vetture al sole, mentre l’arricchimento del suolo circostante causerebbe la crescita di più alberi e piante, riducendo anche l’impatto sonoro dei mezzi di trasporto su ruota.

Ad oggi, il ButterflyEffect è rimasto solo un progetto in quanto rappresenta la proposta delle tre realtà progettiste per il concorso di design Onze Energie, OnsLandschap (la nostra energia, il nostro paesaggio) lanciato dal programma culturale olandese KunstlocBrabant. In vista di un’eventuale realizzazione, la rete di pannelli potrebbe essere montata in sospensione sopra l’autostrada A67 della provincia olandese del nord Brabant, pur potendo essere applicata a qualsiasi strada senza alcuna limitazione.

Se in futuro venisse effettivamente realizzato, il progetto ButterflyEffect potrebbe rappresentare una delle strutture chiave per ripensare le corsie di viaggio urbane ed extra-urbane integrandole all’interno degli ecosistemi locali, riducendo tanto l’inquinamento acustico quanto quello delle micro-particelle nell’aria, dando impulso alla sinergia fra la necessità di spostamento e l’innovazione nella ricerca di metodi sostenibili di produzione energetica, incoraggiando nuove frontiere nella progettazione di soluzioni contemporanee per la compatibilità tra uomo e natura e lo sviluppo armonioso della biodiversità.