È stato presentato alla Dutch Design Week 2024 un nuovo materiale composito che permette di stampare in 3D senza utilizzare la plastica: RePit è un filamento totalmente naturale prodotto dai noccioli dei datteri di scarto.
Il nome RePit viene dalla parola inglese ‘repeat’ (ripetere).

Questo filamento privo di plastica è stato inventato dal collettivo di design Nawa come alternativa più sostenibile alle materie tradizionali usate dalle stampanti 3D per costruire oggetti.
Hanno scelto di usare come materia prima il dattero perché è uno dei frutti più prodotti nel loro paese, l’Oman, ed è facilmente reperibile nella loro fattoria. I semi dei datteri vengono di solito buttati via ed i designer volevano dar loro una seconda vita.
In più, nella cultura araba, il dattero è simbolo di generosità.

Per produrre i filamenti, i designer hanno creato una nuova versione del sarroj, la malta tradizionale dell’Oman che resiste all’acqua e che è usata per costruire case. Si ottiene schiacciando i noccioli e mescolandoli con argilla naturale dell’Oman e con fibre di palma.
Alla Dutch Design Week, sono state presentate 15 tipologie diverse di piastrelle stampate in 3D, cotte e smaltate come si fa con la ceramica.
Sono decorate con motivi ondulati ispirati alla forma delle dune di sabbia.

RePit è ancora in fase di miglioramento: i designer vorrebbero renderlo disponibile per qualsiasi stampante 3D.

Photo courtesy ©Nawa