Dal 1909 Fratelli Bonvini non è solo una cartoleria

Tra Porta Romana e piazzale Lodi, in via Tagliamento, c’è una cartoleria molto particolare, della quale sentii parlare per la prima volta alla facoltà di architettura da qualche compagno di corso particolarmente addentrato in grafica e stampa tradizionali. Fratelli Bonvini non è però solo cartoleria, ma una specie di regno in cui tipografia, legatoria, stampa e grafica sono sovrane dal 1909.

Il negozio, come semplice cartoleria, fu fondato da Costante e Luigia Bonvini, fratelli per l’appunto, che decisero di aprirlo proprio dov’è ancora oggi, dopo (e questo è davvero interessante) una sorta di indagine di mercato, dalla quale capirono che da quella zona per trovare una cartoleria bisognava macinare qualche chilometro.

L’attività inizia fin da subito ad ampliare la sua offerta, diventando anche tipografia, per soddisfare le esigenze della vicina area industriale in espansione, circondandosi di una clientela per la quale Bonvini progettava e stampava di tutto. Per far ciò acquistò, a partire dagli anni Trenta, delle macchine per la stampa, funzionanti ancora oggi.

Successivamente, l’attività passa alla seconda generazione Bonvini, in mano a Leila, figlia di Costante, e al marito Luigi che dopo il matrimonio fu coinvolto dal suocero nell’attività, diventando compositore e realizzando di tutto: locandine, etichette per vini, biglietti da visita.

L’attività, destinata a scomparire, viene rilevata nel 2014 da un gruppo di amici appassionati di grafica, editoria e tipografia che, uniti in società, hanno restaurato il negozio restituendogli l’aspetto originale.

Così il negozio diventa quello di oggi, cartoleria nel primo ambiente, macchine per la stampa nel secondo e poi libreria-legatoria mentre, poco distante, l’attività si è espansa con un atelier per laboratori di stampa e calligrafia. Da Bonvini si organizzano tantissimi eventi, mostre personali e workshop per adulti e bambini per avvicinarsi al mondo affascinante della stampa a rilievo e della tipografia che diventano soprattutto positiva linfa vitale per il quartiere a ridosso della periferia milanese.