Il colore che resta, anche dopo l’estate
C’è qualcosa di struggente nella fine dell’estate. Come ogni cosa bella, arriva con la promessa della leggerezza e poi scivola via troppo in fretta. Restano i tramonti, le risate ovattate, il sale sulla pelle, ma soprattutto quel piccolo vuoto che ci accompagna a settembre, come una nostalgia sottile e dolceamara. È la stessa sensazione che proviamo quando termina un film che ci ha toccati davvero o quando lasciamo un luogo in cui ci siamo sentiti finalmente a casa.
Ma il bello dell’interior design – e forse anche della vita – è che possiamo trattenere qualcosa di quell’atmosfera. Un colore, una texture, un oggetto, una luce. Portare l’estate dentro, nelle nostre stanze, come una nota continua di leggerezza e memoria. Il design mediterraneo e i progetti che sanno tradurre emozioni in forme, materiali e palette solari possono aiutarci proprio in questo: a colmare quel piccolo vuoto che si apre alla fine di ogni stagione felice.
Perché, in fondo, se l’estate è uno stato d’animo, anche gli interni possono diventarlo.
Design che sa di estate: progetti e atmosfere mediterranee
Alcuni designer sanno tradurre il lessico dell’estate in arredi, ambienti e superfici che ci riportano alla luce calda dei pomeriggi assolati, alla brezza leggera sulle terrazze, al colore della frutta matura e delle ceramiche smaltate.
Alessandro Enriquez, con il suo progetto per il boutique resort Braccialieri in Sicilia, di cui vi ho già parlato nel mio precedente articolo, ne è un esempio evidente. Le sue carte da parati floreali, i pattern ispirati ai gerani e alle maioliche, la piscina a scacchi rossi e bianchi che omaggia il pavimento della nonna, raccontano una Sicilia che è insieme memoria personale, immaginario pop e ironia mediterranea. (https://designtellers.it/hotels-and-spa/il-luxury-resort-braccialieri-e-una-favola-siciliana-a-colori-che-unisce-design-ricordi-e-simmetrie-tra-gli-ulivi-secolari/).

Anche il duo spagnolo Masquespacio, fondato da Ana Milena Hernández Palacios e Christophe Penasse, lavora da anni con un linguaggio visivo che fa del colore il suo DNA. I loro progetti mixano atmosfere retrò e mediterranee, dove il rosa terracotta, l’azzurro cielo e il verde lime restituiscono la freschezza di una giornata tra le palme, in qualche luogo senza tempo.

In Grecia, K-Studio riesce a trasferire la calma e la luce delle Cicladi negli interni di hotel e case private, come accade al Casa Cook Samos o al Perianth Hotel di Atene. Le palette neutre ma calde, le texture naturali, i toni della sabbia e del mare creano spazi che sembrano dilatare il tempo, perfetti per accogliere l’eco dei ricordi estivi.


K-Studio,Casa Cook Samos ©Ana Santl
K-studio,Perianth ©Claus Brechenmacher e Reiner Baumann
Nel sud della Francia, India Mahdavi ha reso il colore la sua firma inconfondibile. I suoi progetti – come Ladurée Beverly Hills, il Monte Carlo Beach Hotel o il celebre Sketch a Londra – sono veri racconti visivi dove il rosa bubblegum incontra il turchese delle piscine retrò e l’oro sabbia delle spiagge glamour anni ’60. Il suo approccio solare e sofisticato è un inno all’estate perenne.


India Mahdavi,Monte Carlo Beach Hotel
India Mahdavi,Sketch di Londra ©Leandro Farina
E poi c’è Cristina Celestino, che anche nei progetti più urbani riesce a portare un senso di leggerezza e di mediterraneità, come nel Palazzo Avino in Costiera Amalfitana o nella sua collezione Happy Room per Fendi, in cui la palette tenue e vellutata, ispirata al tramonto, trasforma lo spazio in una carezza.



Per evocare davvero un’estate che non finisce mai, non bastano dunque solo il bianco calce o le tende che si muovono leggere nella brezza. Servono piccoli dettagli che, come souvenir visivi, trasformano ogni stanza in un luogo del cuore.
Tra questi, non posso non citare le ceramiche smaltate di Bitossi Home e i piatti decorativi del Laboratorio Paravicini che raccontano con colori brillanti e motivi vintage una tavola solare, capace di richiamare pranzi all’aperto e chiacchiere sotto i pergolati. Oggetti che non arredano solo, ma narrano.


Bitossi Home
Laboratorio Paravicini
Le carte da parati floreali di Wall&decò, specialmente nelle collezioni estive, ricreano paesaggi immaginifici: fiori tropicali, foglie esotiche e suggestioni balneari diventano quinte teatrali per camere da letto e living dal sapore vacanziero.

Tornano alla mente anche gli arredi e i complementi delle collezioni “Toilet Paper” o la nuova “Magna Grecia” di Seletti dove le forme tradizionali si mischiano a colori saturi e ironia giocosa. Ideali per creare angoli relax che riecheggiano un’estate mediterranea che sembra voler non finire mai.


Seletti, Armchair Shit
Seletti, Magna Graecia Outdoor Lamp – DEA
I tessuti in lino a righe verticali bianche e blu o gli elementi a pois, che ricordano i costumi da bagno rétro, sono perfetti per tendaggi, cuscini o copriletti: un tocco marinaro raffinato che riecheggia stabilimenti balneari d’altri tempi.
Un’estate che non finisce, se la porti con te
In fondo, non è solo questione di oggetti, ma di emozioni che sanno fermare il tempo. Ogni volta che varchiamo la soglia di casa e ci accoglie un tessuto a righe, una ceramica lucida o una lampada che diffonde una luce calda e imperfetta, è un piccolo ritorno all’estate. Quei dettagli non prolungano solo la stagione, ma ci ricordano che le atmosfere – come i ricordi – si possono progettare. E che a volte, la fine di qualcosa può diventare l’inizio di un nuovo sguardo sul nostro modo di abitare, più morbido, più autentico, più nostro.
Cover photo credits: Masquespacio,Bar TORÖ a Ibiza ©Luis Beltran
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