Con la bottega di cui vi parlo in questo articolo ci addentriamo in un mondo legato all’artigianato molto particolare legato fortemente al mondo dell’architettura e del design. Bagatti bronzisti è, infatti, attiva a Milano dal 1927 e, giunta alla terza generazione con Daniele Bagatti, definirla una bottega di bronzisti è molto riduttivo. Infatti, oltre a lavorare bronzo e metalli pregiati, in questa bottega si fa molto altro.
La storia della bottega inizia con Carlo Bagatti, nonno di Daniele. Carlo e i suoi fratelli erano figli di una famiglia borghese di cui, però, non hanno seguito le orme decidendo di dedicarsi a tutt’altro: l’artigianato. Dopo un primo periodo di lavoro insieme, i tre fratelli si separano e Carlo prosegue l’attività in autonomia. L’occupazione principale della ditta è quella di realizzare parti di macchine da caffè espresso, invenzione di qualche decennio prima, fino a quando inizia a lavorare con i cantieri navali, realizzando apparecchi di illuminazione sia per l’interno delle cabine sia per l’esterno delle navi. Quest’ultimo comincia ad avvicinare la bottega al mondo del disegno industriale e poco tempo dopo Carlo Bagatti diventa capofficina per la Greco, ditta che in quegli anni realizza lampade con design moderno, attività che Bagatti proseguirà mettendosi in proprio, grazie proprio alla clientela conosciuta nell’azienda.
Nel dopoguerra, Carlo e suo figlio Giampiero si appassionano ai lavori del design italiano di quegli anni, diventando nel tempo un punto di riferimento per i progettisti per la realizzazione di prototipi e prodotti. Nel laboratorio della famiglia Bagatti passano i fratelli Castiglioni, Cini Boeri, Gae Aulenti, Vittorio Gregotti, solo per citarne alcuni. In questo luogo si crea con passione, lavorando in sintonia con architetti e designer quasi giocando, fino a sera, approfondendo dettagli con cura particolare, rara in molti lavori creativi odierni.
Dal 2006 l’attività si trova in via Casoretto, trasferitasi da via Lanzone. Si continua a lavorare con architetti e designer facendo prototipi e realizzazioni su misura. Oltre a questa attività, Daniele si dedica al restauro di opere d’arte. In particolar modo opere del Novecento, in cui spesso sono state utilizzate strutture esili, più facilmente soggette a rottura e che richiedono competenze abbastanza particolari, a metà strada tra quelle di un restauratore e quelle di un fabbro. Per questa sua peculiarità, Bagatti collabora spesso anche con la soprintendenza, per ripristinare e rinnovare elementi in metallo di edifici storici, come la Pinacoteca di Brera, per la quale sono stati fatti diversi lavori.
Nel laboratorio saltano fuori qua e là oggetti speciali per la loro unicità e storia, come un prototipo in legno della maniglia del portone di ingresso della Pinacoteca di Brera, realizzato su disegno di Gregotti e rifinito poi su indicazioni dello stesso architetto. Su un tavolo, invece, una statua in bronzo che sta venendo restaurata e, di fianco, la struttura di una piantana, ancora da rifinire. Tre manufatti oggetto di lavori completamente diversi tra loro. Prototipazione, realizzazione e restauro, tutto nella bottega Bagatti, dove si respira un’atmosfera ricca di amore e dedizione a un lavoro tanto nobile quanto fondamentale per la realizzazione di progetti di architettura e design e per la conservazione delle opere d’arte, a volte ben nascosto dietro la fama di progettisti e artisti.
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