Il negozio di cui vi parlerò oggi gode di un primato particolare nel novero delle botteghe storiche meneghine: la Ditta Guenzati è, infatti, il negozio più antico della città. Situato in pieno centro, in via Agnello, è celebre non solo tra i milanesi, poiché le sue vetrine british style, ricche di vari tweed, tartan e cheviot, sono impossibili da non notare. Sebbene la sua immagine da highlander sia oggi emblematica per il negozio, essa è il risultato di 250 anni di eventi che inevitabilmente hanno portato la Ditta Guenzati a rinnovarsi nei prodotti trattati e nelle attività svolte.

Tutto ha inizio nel 1768, quando Giuseppe Guenzati fonda l’omonima ditta nella Contrada dei Fustagnari, che abbiamo citato nell’articolo su piazza Cordusio, scomparsa dopo la riprogettazione di fine Ottocento della stessa. Milano è occupata dagli austriaci, ha già circa 130.000 abitanti e la sua area produce la maggior parte della seta greggia europea. Giuseppe coglie le opportunità derivanti da tale primato, dedicandosi totalmente al commercio tessuti, sete e fustagni, riuscendo a crearsi un discreto giro di affari.

La ditta, passando di padre in figlio ed espandendosi notevolmente, sopravvive all’occupazione francese napoleonica, al nuovo governo austriaco e vede unificarsi l’Italia, restando di proprietà della famiglia fino al 1876. L’interesse dell’ultima generazione dei Guenzati va scemando e in quest’anno la bottega viene ceduta gratuitamente ai due dipendenti più meritevoli, con la sola promessa di mantenerne la denominazione commerciale. È dunque di Giovanni Battista Tomegno e Luigi Meda il compito di rinnovare la ditta Guenzati nell’Italia unita e durante gli anni difficili dei moti di Milano prima e del primo conflitto mondiale poi. Fino agli anni ’60, saranno i Tomegno a gestire l’attività, prima del secondo passaggio di consegna, ancora una volta tra proprietari e dipendenti. Senza eredi, cedono l’attività ai commessi Vittorio Ragno (attuale gestore insieme al figlio Luigi) e Angelo Moretti, ancora una volta a titolo gratuito con la promessa di non cambiarne il nome.

I due capiscono che il commercio all’ingrosso di tessuti e telerie non è più molto remunerativo e si convertono a quello al dettaglio. Rivoluzionano non solo la tipologia di attività, ma anche quella dei prodotti. È proprio all’inizio della loro gestione che, sull’onda del boom economico e dell’apprezzamento dello stile british da parte del pubblico italiano, decidono di concentrarsi sul mercato britannico e sulla sua celebre tradizione tessile, specialmente per i prodotti di laneria. Gli scaffali si riempiono di tartan scozzesi, di tweed di ogni tipo, di mantelle, montgomery e accessori rigorosamente di ottima qualità e, nonostante ciò, a prezzi abbordabili.

La ditta Guenzati per questo costituisce un unicum e un punto di riferimento per gli amanti dei prodotti di questo tipo. Entrando in negozio, con il tartan perfino sulla moquette, si è catapultati in un’altra realtà, perché, oltre a sentirsi oltremanica, sembra di essere fuori dal tempo. Gli arredi sono ancora quelli ottocenteschi in noce e i proprietari, estremamente cordiali e gentili, si lasciano andare a piacevoli chiacchiere con i clienti. Anche in questo caso, il rapporto umano e la passione per la propria attività e per tutto ciò che la riguarda è il motivo del successo centenario del negozio che lo fa essere tuttora un riferimento, nonostante le difficoltà a causa di ostili concorrenti, a volte più economici, ma spesso privi di carattere, personalità e cura per il cliente.

Per concludere la storia della bottega bisogna però raccontare un’ultima vicenda che la vede protagonista. Nel 2018, dopo alcuni anni di controversie, Assicurazioni Generali, proprietaria dello stabile in cui la Ditta Guenzati è nata, decide di non rinnovare il contratto di locazione e l’attività si trova costretta a cambiare casa, ottenendo un altro primato, ancorché triste, diventando l’ultima ad abbandonare l’Antica Contrada dei Fustagnari. Fortunatamente, grazie all’appoggio dell’opinione pubblica, dei suoi affezionati clienti, di Confesercenti e dei media, la bottega può ancora operare a poca distanza dalla sede originale. Nella trattativa con Assicurazioni Generali ha avuto un ruolo fondamentale anche il Comune di Milano, che ha contribuito a trovare un compromesso affinché l’onorata attività della Ditta Guenzati potesse proseguire.


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