Torre Rinalda è una gemma nascosta incastonata sulla pittoresca costa adriatica della Puglia meridionale. La città prende il nome dall’antica torre, “della Rinalda“, che si erge fiera a guardia del mare scintillante.
Le torri di avvistamento costiere, un tempo fondamentali per la difesa della regione, avevano strutture cilindriche o quadrate con muri spessi e piccole finestre progettate per un’osservazione vigile. Con altezze che variavano dai 10 ai 20 metri, queste torri erano tipicamente arroccate su posizioni elevate a picco sul mare. Da questi punti di osservazione, le guardie potevano scrutare l’orizzonte alla ricerca di eventuali segnali di navi in avvicinamento. Se individuavano potenziali minacce, accendevano rapidamente fuochi o suonavano l’allarme per avvisare i paesi vicini e le altre torri di avvistamento. Oggi, queste torri sono una testimonianza duratura della ricca storia e dell’importanza strategica del Salento. Molte sono state meticolosamente restaurate, invitando all’esplorazione e alla contemplazione.
Tra queste torri costiere, Torre Rinalda si trova ora in stato di abbandono. I documenti storici fanno risalire la costruzione della torre all’ottobre del 1567, quando fu affidata al capomastro Nicola Saetta di Lecce. Il design della torre segue lo stile tipico del Regno di Napoli, con una base quadrata di poco più di 10 metri per lato e un corpo inclinato. Costruite con il calcare autoctono “carparo”, le sue mura superano il metro di spessore.
2nd place
Emine Zeytin, Gülüzar Gözay, İbrahim Özvariş
1st place
Michele Esposito Cennamo, Lukas Isak
3rd place
Andrea Fornaro, Francesca Rossi, Lucrezia Tagliabò
La sesta edizione del progetto culturale Reuse Italy ha promosso nell’anno 2023 un concorso internazionale di architettura sul riuso della Torre Rinalda. In particolare, è stato chiesto di trasformare la torre costiera in un landmark e uno spazio pubblico.
I progetti sono stati concepiti come caso studio esplorativo da replicare anche in altre torri. Le soluzioni progettuali sono state presentate sia come installazione artistica che come innesto architettonico, permanente o temporaneo, adottando una strategia progettuale che manifesti la presenza della torre a livello territoriale creando una connessione con le altre torri.
Proseguendo in questo instancabile navigare architettonico, la prossima tappa ci farà approdare ai progetti per il riuso adattivo dei Bagni Termali di Curinga, Calabria.
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