Il mondo del lavoro e i suoi luoghi sono profondamente cambiati nell’ultimo anno. La pandemia ha portato all’apertura di nuovi scenari aprendo al concetto di smartworking, ma nonostante questo difficile periodo c’è voglia di proiettarsi verso il futuro.
Ha recentemente aperto il Regus di Viale Cassala 57, edificio progettato da Il Prisma, società internazionale di architettura e design, commissionato per concorso da Fasc Immobiliare, società di proprietà della Fondazione Fasc – cassa di previdenza di spedizionieri e agenti marittimi.
Il nuovo hub farà parte del network di Regus, marchio operativo di IWG plc, colosso globale degli spazi di lavoro flessibile presente in Italia con oltre 70 location con i marchi Regus, Spaces, HQ e Signature.
Un maestoso spazio di 2.850 metri quadrati, in uno stabile di 4mila metri quadrati complessivi, con una grande area verde, un giardino d’inverno e un business caffè di 110 metri quadri proprio di fronte alla fermata M2 di Romolo.

Otto piani di uffici personalizzabili, con ambienti multidimensionali e studiati per lo smartworking.
Il fascino del progetto è proprio quello di fotografare in pieno l’evoluzione che il mondo del lavoro sta vivendo: da un lato costruire luoghi poliedrici dove si possano favorire scambi interpersonali e dall’altra parte accompagnare le aziende verso una parziale digitalizzazione del lavoro.
Identità del progetto, qualità del design, connettività e flessibilità sono le parole chiave che contraddistinguono la nuova architettura.
L’immobile esistente è stato trasformato in una “scatola magica” che amplia la struttura: la terrazza al terzo piano ospita un’area di convivialità all’interno dell’edificio e l’ingresso dell’edificio con la piazza a quota zero favorisce le connessioni tra le persone.

Il 2020 ha messo le basi per cambiamenti epocali che rivoluzioneranno gli spazi e il loro utilizzo. Cambia il modo di progettare i luoghi di lavoro, con diverse modalità di fruizione degli spazi interni e il tramonto della scrivania di proprietà. 
La tendenza è sicuramente quella di spostarsi verso forme “ibride”, dove il lavoro nelle sedi centrali è affiancato al lavoro da casa o in sedi distribuite sul territorio grazie agli uffici flessibili.
Tendenza che pian piano coinvolgerà aziende di tutte le dimensioni, dalle grandi società alle start-up.

Il futuro è il lavoro flessibile, il trend era chiaro da tempo e la pandemia ha impresso un’accelerata decisiva. Gli spazi di lavoro flessibili diventeranno sempre più numerosi e diffusi in ogni zona del Paese, non solo nei centri città” ha commentato Mauro Mordini, Country Manager Italy & Malta di IWG.


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