Per fortuna, negli ultimi anni l’idea di riciclo si sta sempre più sviluppando nella nostra cultura, soprattutto per quanto riguarda i materiali che utilizziamo quotidianamente.

Il mondo della moda come si comporta a riguardo?

Possiamo dire che la moda si divide in due grandi categorie: la moda effimera, che cambia ogni stagione e che crea miliardi di indumenti realizzati con materiali di qualità mediocre che vengono buttati; e l’alta moda, che realizza vestiti di buona qualità che di solito sono riutilizzati più facilmente.
In ogni caso, l’industria della moda produce ancora molti scarti, nonostante si cerchi di ottimizzare al massimo il processo di produzione.

Da questa constatazione ed ispirandosi alla generazione delle donne dimenticate del Bauhaus (il Female Textile art of the Bauhaus Movement), Caterina Fumagalli e Adriana Fortunato hanno deciso di avvicinarsi all’arte tessile environmentally friendly, recuperando materiali preziosi che altrimenti sarebbero scartati dall’industria dell’alta moda italiana.

FIBRAResearch nasce nel 2019 con lo scopo di dare una nuova dimensione a questi materiali e di valorizzare due tratti tipici della tradizione italiana: l’handmade e la moda (soprattutto la produzione tessile in Italia).

L’idea è quella di sperimentare con materiali naturali di alta qualità (come seta, lino, lana e cotone) per capire come funzionano e cosa succede quando sono usati in applicazioni nuove.
Utilizzando queste materie prime, le artiste realizzano opere d’arte e complementi d’arredo interamente a mano, senza l’uso di telai: in questo modo ogni pezzo è unico in ogni dettaglio.

Un esempio è Noloom, una collezione che è stata esposta alla Galleria Paola Colombari in occasione della MIA PHOTOGRAPHY 2020 and Fuorisalone.it – Eventi Milano Design City 2020.

Le due tecniche principali utilizzate sono state battezzate FIberfree e Cimussa.
La prima vuole essere una gita emozionante per creare un dialogo disordinato tra i fili di lino e lo spazio degli ambienti contemporanei.

La seconda invece è una ricostruzione tessile che da un nuovo significato e una dignità estetica alle materie prime tessili, trasformandole in opere d’arte.

E allora perché non pensare di decorare il nostro salotto con pezzi d’arte unici che rispettano l’ambiente e valorizzano la tradizione italiana? Sicuramente l’effetto sarebbe caloroso, in particolare al tatto.


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