Agoprene è un materiale innovativo da usare come imbottitura: è una schiuma biodegradabile che potrebbe sostituire i materiali di imbottitura tradizionali derivate da combustibili fossili, come le schiume in poliuretano.
Le materie prime che lo compongono sono principalmente le alghe marine (l’alga kelp norvegese) e la cellulosa proveniente dall’industria della carta.

Perché è un materiale innovativo

Agoprene è una novità nel settore perché è il primo materiale con una percentuale fino al’85% di materiali naturali.
In più, le prove tecniche hanno dimostrato che presenta una biodegradabilità del 100%, grazie all’assenza di sostanze chimiche nocive o a base di petrolio, e un’impronta carbone che è circa un terzo delle schiume prodotte con processi convenzionali.

Il processo di produzione

La produzione attualmente viene realizzata perlopiù in maniera artigianale. Alle alghe e alla cellulosa vengono aggiunti riempitivi minerali derivati da conchiglie. Il tutto viene poi miscelato per creare una pasta che viene sottoposta ad un processo di espansione tramite iniezione di acque e schiumatura ad aria. Si ottiene così una schiuma elastica e porosa.
Il prodotto finale si presenta in rotoli forniti di fogli standard con una larghezza di 2 metri e uno spessore variabile tra 2 millimetri e 5 centimetri.

Il futuro di questa soluzione ecologica

L’azienda è in fase di espansione e sta implementando sistemi di produzione automatizzati per ottimizzarne il processo, semplificandolo, e garantire una standardizzazione.
L’obiettivo è avere un materiale che può essere usato in diversi settori (dall’imbottitura di mobili all’imbottitura di accessori e tessuti, fino al settore dell’imballaggio), promuovendo l’uso di risorse rinnovabili e materiali di scarto.


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