Ogni giorno camminando per le vie della nostra città, ci imbattiamo in icone del design italiano senza neanche accorgercene perché per noi sono oggetti usuali e a volte quasi anonimi.

Pensiamo ad esempio a quando stiamo cercando posteggio e dietro ad un posto vuoto si nasconde il nostro caro amico panettone di cemento. Questo oggetto fu ideato da Enzo Mari nel 1980 per il comune di Milano come dissuasore di posteggio, ma ora viene usato in tutta Italia. È molto funzionale ed economico: non richiede manodopera e con il suo ingente peso (circa 100 kg) non può essere spostato (se non dagli addetti ai lavori).

Un altro oggetto che abbiamo l’abitudine di incrociare durante le nostre passeggiate è la rete arancione che delimita i cantieri: la rete Gigan. Progettata nel 1980 da Luigi Bertoncini, Gian Mario Beretta e Pierluigi Maggioni, è fabbricata dell’azienda Tenax in polietilene per garantire un’ottima resistenza e durata, ne abbiamo parlato già in questo articolo.

Ancora un esempio sono i tombini: ne calpestiamo centinaia mentre camminiamo. Alcuni di questi sono stati realizzati grazie alla collaborazione tra Giulio Iacchetti, Matteo Ragni e la fonderia Montini. Nascono così i tombini Montini, che sono divenuti veri oggetti di design che narrano una storia. Questo grazie all’aggiunta di alcuni elementi grafici sui chiusini in ghisa: ce ne sono alcuni dov’è rappresentato il battistrada della ruota proprio per richiamare l’idea di una città trafficata.

Se vogliamo buttare qualcosa, soprattutto nel centro storico di Milano, utilizziamo una pattumiera in ferro grigio scuro che ricorda l’arredo urbano già esistente (come le pensiline dei trasporti pubblici). È stata pensata dallo Studio Peregalli in occasione di Expo per essere allo stesso tempo un oggetto funzionale (capiente) ed esteticamente accattivante (colore e geometrie si abbinano perfettamente con il centro urbano).

E se torniamo un po’ indietro nel tempo (ma non troppo grazie al progetto R.I.P. dell’artista Moronauta), troviamo le cabine telefoniche della SIP. Sono un simbolo del centro città italiano e milanese che è stato pian piano dismesso a causa delle nuove tecnologie di comunicazione. A Milano, grazie al progetto di Moronauta del 2016, possiamo ancora trovarne frammenti rivisitati e reinseriti negli stessi luoghi in cui erano funzionali alla fine degli anni ‘80.


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