C’è una attrazione a New York molto di moda negli ultimi anni: la High Line, una bellissima passeggiata verde lunga 2,3 chilometri costruita al posto della West Side Line, una linea ferroviaria sopraelevata ormai in disuso.
Nel 1934, la High Line aprì ai treni che correvano dalla 34th Street fino al terminal di St. John’s Park a Spring Street per trasportare merci, in una zona altamente industrializzata. Con lo sviluppo sempre più massiccio del trasporto su strada, nel 1980 chiuse definitivamente.
Nel 1999 venne fondata l’associazione Friends of High Line per preservarla e riutilizzarla come spazio pubblico. Il 9 giugno del 2009 ha aperto la prima sezione del parco da Gansevoort Street nel Meatpacking District. L’8 giugno 2011 ha aperto la seconda parte dalla 20th Street fino alla 30th St.
Il 21 settembre 2014 ha aperto la terza e ultima parte del parco che ora si estende fino alla 34th Street.
Il High Line Park è sicuramente una delle attrazioni più viste di New York, tanto da contare oltre 5 milioni di visitatori all’anno (più della Statua della Libertà tanto per fare un esempio).
Questa passeggiata è entrata nello stile di vita di tutti i newyorkesi: per una passeggiata, per fare jogging, per fermarsi a leggere un libro, per assistere a uno spettacolo estivo o ammirare il tramonto durante una sera estiva.
La High Line esprime esattamente lo spirito della città negli ultimi anni, in continuo movimento, in grado di rendere una vecchia e abbandonata ferrovia sopraelevata in uno dei più bei parchi urbani presenti in America.
Proprio per questo negli ultimi anni in molti hanno cercato di riproporre questa idea per la città di Milano, che mai come in questo periodo sembra rappresentare l’emblema della città in movimento ed in continua crescita.
Già, ma come e soprattutto dove replicare una così imponente opera?
Milano ha davanti una opportunità molto simile a quella di New York, avendo grandi scali ferroviari ormai dismessi che potrebbero essere trasformati.
Basti pensare allo scalo merci di Porta Romana e quello di Farini, alle stazioni di Porta Genova e Lambrate, agli scali di Rogoredo e Greco-Breda. Il progetto sarebbe forse ancora più imponente e tecnicamente difficile rispetto a quello americano.
Il sindaco Giuseppe Sala aveva dichiarato un anno fa: “In prospettiva mi piacerebbe vedere realizzato un progetto del genere anche a Milano. Pur su dimensioni e logiche diverse, Milano e New York sono due città che piacciono allo stesso pubblico e in cui la contemporaneità ha un ruolo importante”.
Stefano Boeri ricorda che “nelle cinque visioni per la trasformazione degli scali ferroviari una parte dei binari dismessi viene trasformata in percorsi pedonali e ciclabili».
A lungo si era discusso sull’ipotesi che il luogo in cui realizzarla potesse essere il cavalcavia Monteceneri-Serra ad ovest della città.
Insomma sembra che tutti la vogliano, ma che l’effettiva progettazione e la realizzazione possano essere molto più difficoltose della semplice frase: sarebbe bello avere una High Line a Milano!