Location cool, ma d’ispirazione d’altri tempi, la vecchia Inghilterra si affaccia nel quartiere più glamour di Milano e porta la firma di Roberto Bellantoni. Il progetto di Il Baretto Milano, nuovo locale meneghino, ha scelto come sede una delle vie dello shopping più famose al mondo, Via della Spiga 26, nel cuore del quadrilatero della moda. Il Palazzo Pertusati, edificio di fine ‘700 recentemente riqualificato con il sostegno di Hines, ospita il locale. L’importante investitore immobiliare privato ha voluto fortemente questo nuovo punto d’incontro d’eccellenza milanese. 260 metri quadrati al piano terra e 180 di dehors interno in cui l’architetto ha creato “un luogo che ha nel suo DNA uno stile inglese 2.0”, un’eleganza british che ha subito conquistato gli ospiti più illustri.


L’interno è caratterizzato da moquette in tartan scozzese e bellissime boiserie in legno scuro, è diviso in due ambienti distinti da un camino bifacciale che separa il bar, suggestivo ed elegante, da un’ampia sala da pranzo affacciata sulla vetrata che guarda sul dehors. Il gusto inglese si ritrova anche all’esterno, una sofisticata serra dall’elegante pavimentazione in legno, in cui le piante filtrano e modificano la luce rendendola delicata, creando atmosfere intime a contatto con la natura anche nel centro della metropoli milanese.


Nuovo punto di riferimento per incontri di classe, avvolti da un’atmosfera calda ed accogliente dove il design d’altri tempi si fonde con dettagli curati e moderni. I colori sono rilassanti, invitano alla calma, ad una conversazione pacata, dove il tempo sembra prendersi la rivincita sulla vita frenetica di una città sempre in movimento.

Il verde avvolge come una foresta gli ospiti, creando l’atmosfera giusta per un appuntamento veloce, ma ideale anche per un pranzo di lavoro o un momento rilassante con gli amici dopo lo shopping. Il Baretto di Milano senza dubbio diventerà un punto di riferimento per tutti coloro che desiderano una location in pieno centro, ma dove la calma e la tranquillità regnano sovrani, da non perdere!