È confortante vedere come in un periodo complicato come quello attuale alcune aziende storiche italiane che hanno contribuito nei decenni passati alla creazione del concetto di made in Italy si rinnovino e vogliano investire nuove energie nella loro evoluzione. È questo il caso di Lanerossi, nota azienda veneta che dal 1817 grazie all’imprenditore Alessandro Rossi ha abitato le case di moltissimi italiani con i suoi prodotti tessili di alta qualità.
E non a caso viene scelta la città di Milano, con cui Lanerossi ha sviluppato un forte legame nel corso degli ultimi due secoli tramite le Esposizioni in Triennale negli anni ’30 o le campagne pubblicitarie degli anni ’60 firmate Armando Testa e Pino Tovaglia.

“Con oltre 200 anni di storia, Lanerossi vanta un patrimonio storico e culturale davvero unico: un’eredità importante e preziosa. Da qui siamo partiti per compiere una riflessione profonda sull’archivio aziendale. Questo ci ha portato a riscoprire e valorizzare alcuni pezzi iconici lanciando una linea di riedizioni definita Memory is my home. Allo stesso tempo, Lanerossi vuole dialogare con la contemporaneità rivolgendosi alle differenti generazioni, senza dimenticare il proprio heritage ma partendo da esso per innovare i propri prodotti dal punto di vista formale, materico ed estetico. Da questo presupposto nascono le nuove collezioni, che da una parte reinterpretano il nostro codice stilistico e, dall’altro, mostrano la capacità del brand di innovare e intercettare le richieste della propria clientela. E con lo stesso obiettivo nasce anche lo store di Milano che, nel suo progetto, richiama elementi identificativi di Lanerossi e della sua storia ma contemporaneamente dichiara la volontà del brand di guardare avanti, proiettandosi verso il futuro.” ha dichiaratoLuca Vignaga, CEO di Marzotto Lab.

Tramite le vetrine affacciate su via Mercato, la designer Claudia Campone fondatrice dello studio ThirtyOne Design offre ai passanti e ai clienti uno spazio estremamente versatile e legato alle forti radici geografiche e culturali dell’azienda.

La palette di colori proposta per il progetto utilizza tonalità ispirate al territorio vicentino e all’azienda, con l’uso della pietra di Nanto e del mattone a vista che richiamano le facciate dei primi stabilimenti industriali di Schio. I temi dell’intreccio e del legame e i concetti di heritage manifatturiero e tecnologie all’avanguardia vengono raccontati all’interno di una scatola architettonica dai volumi semplici e quasi razionalisti, divisa tra un piano terra che racconta la natura del prodotto ed un mezzanino dallo stile più accogliente e intimo.

Fulcro dell’intero progetto e collegamento fra le due aree espositive è l’iconica scala a spirale blu cobalto che rappresenta idealmente un filo tessile sulla bobina. All’interno della paletta di carattere terroso e naturale, questo colore di rottura utilizzato anche per gli espositori tubolari richiama in modo esplicito la carica espressiva delle avanguardie artistiche della fine del 1800 e lo stesso tipo di innovazione che Lanerossi portò al contesto industriale Italiano all’epoca della sua nascita.

La consonanza estetica e metaforica tra linea e filamento – tra trame grafiche e tessili – ha determinato la scelta del filo, unità elementare della produzione tessile Lanerossi, come tema predominante e caratterizzante dell’ambiente: un fil-bleu, dalla nuances cobalto, che lega tutta la retail experience. Dipanandosi dal corpo scala, invade le pareti disegnando la “R” iconica del brand e intersecando le coperte esposte come opere d’arte”, ci racconta la stessa Claudia Campone.

Per celebrare questa nuova avventura Lanerossi raccoglie attorno a sé creativi come Paola Navone, Studio OTTO e il textile designer Matteo Menotto ed affida loro la realizzazione di un plaid a edizione limitata e una capsule collection. Queste le prime collaborazioni ma nelle intenzioni dell’azienda le contaminazioni con personalità creative del mondo del design continueranno in futuro con una cadenza semestrale.

Paola Navone e Studio OTTO disegnano il plaid in 100% lana vergine LUCKY YOU, un allegro vademecum ispirato a tutti i simboli portafortuna di svariate culture, con una cucitura a punto cavallo in un intenso color arancio che orla e impreziosisce tutti i bordi.

Matteo Menotto realizza invece R-Geometrics che si ispira chiaramente ad una campagna pubblicitaria Lanerossi degli anni ’40 pensata da Enrico Ciuti e College che propone una rielaborazione grafica delle etichette dei prodotti Lanerossi del secolo scorso.