Si è svolta nella giornata di ieri la conferenza stampa della 60ª edizione del Salone del Mobile.Milano, nella cornice del Teatro Lirico di via Larga, recentemente restaurato e ridonato ai cittadini dopo più di vent’anni di chiusura e abbandono e nuovamente dedicato a Giorgio Gaber, che tanti spettacoli in quel teatro ha regalato.
Più che è una vera e propria conferenza stampa, l’incontro di ieri è stato il racconto di una storia fatta di protagonisti, di istituzioni, di personalità della cultura che tutte, in un’ottica di sinergia e grande coscienza contemporanea, daranno vita ad una settimana di grande slancio per la riaffermazione di un’identità nazionale riconosciuta a livello mondiale.
La Presidente del Salone del Mobile.Milano Maria Porro sale subito sul palco e illustra quelli che sono gli obiettivi principali e le keywords che hanno guidato e guideranno la realizzazione del prossimo Salone: “Da sempre, il Salone del Mobile è catalizzatore di creatività ed energie. È generatore di bellezza, inclusione, nuove opportunità. Siamo sempre stati un luogo di dialogo e costruzione, a Milano come nelle edizioni di Shanghai e di Mosca. Oggi, sconvolti come tutti per la guerra in Ucraina, crediamo ancor di più nel valore del nostro essere crocevia di culture e stili aperto al mondo. Ecco perché siamo impegnati per rimettere al centro il lavoro delle aziende espositrici. Al Salone, vedremo tante aziende impegnate nel realizzare arredi ponendosi come obiettivo il benessere dell’ambiente e delle persone. “Il Salone – dichiara Porro – sostiene la necessità di una transizione ecologica reale e immediata: proprio per questo ha deciso di essere acceleratore di percorsi etici e virtuosi investendo in un grande progetto curato dall’architetto Mario Cucinella. Aziende e creativi, infatti, potranno toccare con mano materiali alternativi già industrializzati, lasciarsi ispirare dalla visione di aree urbane quali possibili “miniere” di materie prime, riflettere sulla funzione della casa come cellula di un organismo più complesso: la città” conclude la Presidente, aggiungendo: “La sostenibilità della Manifestazione è la leva competitiva, su cui vogliamo puntare con onestà, impegno e trasparenza”.
Il sostegno delle istituzioni, immancabile in occasioni del genere, arriva con la chiamata del Sindaco di Milano che non vuole tornare a parlare di ripartenza ma desidera comunicare una peculiarità e una specificità che fanno di Milano un esempio unico nel mondo. “Il Salone è Milano. E sempre lo sarà” dichiara il Sindaco Giuseppe Sala. “Pochi eventi sono in grado di celebrare il ‘saper fare’ e il ‘saper fare bene’ come fa il Salone del Mobile. Per questo motivo il mondo del design attende, guarda e partecipa con entusiasmo a questa Manifestazione: perché a Milano ispirazione e originalità sono una certezza. Ricerca dei materiali, produzioni attente all’ambiente, oggetti belli, mobili e complementi d’arredo utili e dalle forme creative saranno protagonisti anche nella sessantesima edizione del Salone. Un’energia travolgente che saprà coinvolgere tutta la città”.
All’intervento del sindaco segue la presentazione del nuovo format del SaloneSatellite con il tema “Designing for Our Future Selves / Progettare per i Nostri Domani” che si pone come obiettivo quello di abbattere molte barriere non inclusive e che propone soluzioni come la pianta leggibile anche in braille e una palette di colori dell’esposizione fruibile anche alle persone ipovedenti.
Viene quindi invitato a salire sul palco l’architetto Mario Cucinella che presenta il layout e i renderings dell’istallazione Design with Nature, che verrà ospitata nel 1400 m² del padiglione 15 di S.Project. Un’istallazione legata al concetto di naturalismo che verrà assemblata durante la settimana del Salone e che si trasformerà nelle sue parti in ulteriori progetti destinati a Comuni diversi e situazioni diverse. Una riflessione sulla differenza tra l’elemento naturale e l’elemento costruito, dipendenti entrambi dalle risorse che si stanno esaurendo e che devono essere integrate dai sistemi di produzione e utilizzo dei materiali, l’urgenza della transizione ecologica, la casa come primo tassello urbano e la città come miniera.
All’interno del racconto della 60ª edizione del 60ª edizione del Salone del Mobile.Milano, una menzione speciale va sicuramente riconosciuta a Emiliano Ponzi, chiamato a tradurre in progetto grafico e racconto visivo il legame che esiste da sempre tra la città di Milano e l’evoluzione del design. Un racconto che passa attraverso sei manifesti che coprono i sei decenni riempiti dall’esperienza del Salone del Mobile. Sei episodi in cui gli elementi caratteristici di Milano e del design vengono connessi ed esaltati dalle atmosfere metafisiche di uno degli illustratori italiani più apprezzati a livello internazionale.
A dimostrazione ulteriore che il Salone del Mobile.Milano è un evento ad alta densità culturale, vengono poi presentati i progetti relativi al cortometraggio firmato da Davide Rampello e altri 10 registi che verranno proiettati nella sala delle cariatidi di Palazzo Reale, ai talks con Chiara Alessi, Maria Cristina Didero e Beatrice Leanza, al concerto dell’Orchestra Filarmonica diretto dal Maestro Lorenzo Viotti e dal balletto con Roberto Bolle come protagonista.
Chiude come sempre la conferenza stampa la parentesi dedicata a quelli che sono i numeri del comparto di FederlegnoArredo, specchio della realtà produttiva e organizzativa che accompagna e sostine l’esposizione del salone del mobile Milano.
Claudio Feltrin, Presidente di FederlegnoArredo, sottolinea il successo dello scorso 2021 quando è stato registrato un incremento del 14,1% rispetto rispetto al 2019, rappresentante 49 miliardi di euro di fatturato produttivo. Data la situazione internazionale contingente, le preoccupazioni per l’inizio del 2022 sono naturali, ma lo sforzo produttivo e di presenza che il comparto affronterà con questa edizione lascia ben sperare in una ripresa economica costante e concreta.
Courtesy Salone del Mobile.Milano
photo credits: AM Andrea Mariani