Per la Design Week di BASE torna il laboratorio sperimentale We Will Design. Una fucina creativa dove designer da tutto il mondo, scuole, università, istituzioni internazionali e giovani studenti si riuniscono per immaginare, attraverso il design e la progettazione, nuovi strumenti e pratiche come risposta alle contraddizioni del presente. Caos economico, estinzioni ecologiche, diminuzione delle risorse naturali: nonostante il livello tecnologico raggiunto dall’uomo, quel che manca per trovare soluzioni è la riflessione creativa alimentata dall’intelligenza collettiva. Questa l’idea sottesa al progetto, per cui BASE ha curato tre macro-progetti.
Temporary Home
La guesthouse di BASE si è trasformata per ospitare cinque designer internazionali, offrendogli uno spazio fuori dagli schemi, che diventa anche luogo di sperimentazione progettuale sul tema dell’economia circolare e luogo di esposizione dei progetti stessi.
Exhibit
Al primo piano, BASE ospita Exhibit, mostra in cui vengono esposti lavori di designer emergenti e studi di progettazione provenienti da tutto il mondo, accademie e università, alcuni dei quali realizzati in collaborazione con importanti realtà internazionali, come il Tecnològico de Monterrey, la Swedish school of textiles, il network IED, il Royal College of Art di Londra, nonché prestigiosi centri di formazione italiani come la Rome University of Fine Arts e il NID. Le tematiche dei progetti esposti sono quelle legate alla sostenibilità economica, ambientale e sociale, all’innovazione, al riuso, raccontate attraverso progetti innovativi e social design che coinvolge direttamente il visitatore.
They Will Design
Possono le nuove generazioni riprogettare le istituzioni? L’uomo ha sviluppato entità astratte come gli Stati, le associazioni, le società imprenditoriali. Cosa succedesse se queste istituzioni “fittizie” cambiassero? In quanto entità “immaginarie” il progetto di They will Design ha proposto a venti giovani partecipanti di decolonizzare la narrazione delle istituzioni esistenti ed evocare delle nuove istituzioni fantastiche. Gli studenti coinvolti, tra i 18 e i 26 anni, hanno collaborato fin dal mese di aprile per riprogettare un’istituzione, supportati dal collettivo di architettura PARASITE2.0, che ha aiutato i partecipanti a tradurre le loro idee in uno spazio pubblico.
Non mancano poi food truck e serate musicali, effetti collaterali amati dai flaneur del fuorisalone, con i dj-set serali in collaborazione con Le Cannibale, autorità milanese in fatto di eventi e clubbing.