Anila Quayyum Agha, nata nella metropoli di Lahore in Pakistan nel 1965 e oggi residente negli Stati Uniti, è un’artista molto attiva nel circuito d’arte contemporanea internazionale. Vincitrice di numerosi premi e riconoscimenti, le sue opere esplorano ruoli sociali e di genere, affrontano la politica globale, indagano la molteplicità culturale attraverso disegni, dipinti e installazioni su larga scala.

Proprio con una di queste opere, “Intersections”, è stata vincitrice – di pubblico e giuria –, del prestigioso ArtPrize nel 2014, che l’ha consacrata tra le artiste più talentuose degli ultimi anni.

L’idea è basata su un delicato, seppur complesso, gioco di forme e ombre, dove la dimensione della luce avvolge in maniera immersiva lo spettatore. Tutto ruota tra giusti equilibri: contemporaneo e tradizione, angoli luminosi e spicchi d’ombra, antichi dettagli artistici ma dalla veste moderna.

Gli ambienti creati da Agha sono visioni, frammenti di reale che esplodono e irrompono all’interno di strutture, che inglobano la diversità del vivere. Le piccole ripetizioni geometriche floreali e arabescate – intagliate a laser su cubi di legno –, ricordano particolari della celebre Alhambra spagnola di Granada e, spandendosi proiettate sulle pareti circostanti, sulla volta e sul pavimento, creano veri e propri pizzi giganti. Una combinazione dinamica e affascinante fra disegno, scultura e architettura, fatta di ombre, spazio e luci.


Queste geometrie illuminate permettono all’artista di dar vita e voce, nonostante il silenzio delle opere, ad uno spettacolare racconto sulla cultura islamica, incentrando tematiche e problematiche sociali su cui riflettere.

Ad esempio, sulla condizione forzata della religione; alle donne islamiche non è permesso, infatti, accedere alle moschee e sono costrette alla sola preghiera domestica. Oppure, come nel caso dell’opera che ha forma di una piccola casa, Agha vuol sottolineare lo spaesamento personale e culturale legato alla perdita della propria famiglia e all’allontanamento forzato dalla propria terra causato dagli sfollamenti.

Al contempo Anila Quayyum Agha celebra la meraviglia che si ha di fronte e insieme alla luce, quasi cercando nella bellezza e armonia geometrica un punto di unione tra mondo islamico e occidentale. 

www.anilaagha.com

Photocourtesy: © AnilaQuayyumAgha