Sara Tagliani è un architetto, esperta project manager in aziende dell’illuminazione che ci porta in un mondo di luce pieno di riflessi e scintillii in cui si specchia e da cui trae una luce interiore che illumina la sua anima.
Donna delicata, gentile e sensibile diventa professionista capace, caparbia e combattiva quando affronta le sfide in azienda, per trasformare un concetto, uno schizzo a volte appena accennato su un ritaglio di carta in un prodotto industriale di serie o custom.
Sin da bambina Sara è “un maschiaccio” che non ama le gonne e le bambole: la migliore amica è come lei.
Già alle elementari la passione per i pastelli a cera e per le matite la portano a disegnare paesaggi e animali, soprattutto gli occhi degli animali; complice di questa attitudine sono il padre con le sue capacità grafiche e la felicità della mamma orgogliosa di vedere, nella scuola di suore frequentata dalla figlia, il disegno di Sara appeso sulla porta di classe come il più bello.
Sara continua con le medie sempre in un istituto di suore a Saronno e sono anni difficili e impegnativi che alleggerisce iniziando a dedicarsi al pattinaggio artistico.
Al termine delle scuole medie, la scelta di Sara inizia a prendere forma: s’iscrive al liceo artistico di Como scoprendo un nuovo mondo fatto di scenografia e costumi, disegno figurato, nuovi materiali e tecniche e lì un bravo professore le suggerisce di proseguire con l’accademia di belle arti.
La scelta definitiva avviene al termine del liceo quando Sara, indecisa tra l’amore per gli animali ed il disegno, lascia perdere veterinaria e si iscrive alla facoltà di architettura del Politecnico di Milano dove ci sono le sue materie preferite: matematica, geometria, il disegno tecnico e la progettazione degli spazi.
Gli anni universitari sono anni di manifestazioni, di scoperte, di apertura, soprattutto di libertà: Sara scopre un mondo sconosciuto che le apre la mente e la conduce in un nuovo percorso di vita, anche interiore.
Il suo inno diventa “Liberi liberi” di Vasco Rossi; aumenta la passione per la pittura incantata dai colori della natura, soprattutto quelli autunnali, raccoglie e dipinge i sassi e si dedica agli origami per la gioia di vedere un foglio di carta trasformarsi in un oggetto in 3D.
Nel 2000 Sara Tagliani si laurea e prova la via dell’insegnamento, ma si rende conto che non fa per lei; inizia allora un’esperienza con La Murrina, azienda di illuminazione di Turate con cui aveva avuto piccole collaborazioni durante il periodo universitario e che durerà fino al 2018. È responsabile dello sviluppo di progetti d’illuminazione e dei rapporti con gli studi di architettura e design nella show room di Milano in Corso Manforte, la via della luce e degli architetti.
Nel 2004 quando diventa mamma, si trasferisce in azienda come responsabile della produzione, iniziando ad appassionarsi alla costruzione del lampadario con lo studio delle soluzioni tecniche, la ricerca dei materiali, la trasformazione dello schizzo in disegno tecnico con il concept che attraverso le sue mani diventa infine prodotto.
Sara prende la strada di project manager: la sua quotidianità è fatta di disegni, ricerche, preventivi, incontri, sopralluoghi in cantiere ed ogni giornata diventa una storia sempre diversa e la sua esperienza cresce professionalmente. Essendo il vetro il materiale utilizzato da La Murrina, Sara si trova a condividere momenti indimenticabili con i maestri vetrai nella fornace di Murano, un luogo magico dove gli artigiani come alchimisti preparano colori sgargianti, sperimentano nuove tecniche di lavorazione del vetro custodendo i loro segreti e tramandandoli di generazione in generazione.
Sara rimane incantata di fronte all’artigiano che soffiando in una cannula, modella con gesti rapidi il vetro malleabile trasformandolo in forme che daranno vita a innumerevoli lampadari.
Il suo ruolo le permette di frequentare studi di architettura e design e lavorare con nomi importanti e progetti sempre diversi realizzati dall’azienda: incontra il creativo Denis Santachiara e nascono Astra e Zelig, Marco Piva che disegna la Mariposa e Tatto, il grande uomo e professionista Luca Scacchetti con Shangai. È un susseguirsi di esperienze con Simone Micheli e il modulare Cross +, Karim Rashid e la sua Sike, Matteo Thun e Antonio Rodriguez ed il loro Rialto: una lunga lista in cui compaiono ancora Samuele Mazza con Ballroom, Alessandro La Spada con Jardin de Verre, lo studio Fuksas per realizzare dei vasi in filigrana, l’esplosiva donna e artista brasiliana Adriana Lohmann con il gioiello Belle Époque e il poetico Federico Visani che crea Eva, il fiore della calla nato secondo una leggenda da una lacrima, abbinando il vetro con la fibra vegetale stampata in 3D.
Anch’io nella mia esperienza di designer ho l’occasione di lavorare con Sara Tagliani per la realizzazione della Medusa Swarovski, un lampadario che grazie all’utilizzo di cavetti di filo armonico abbina il vetro color glicine alle gemme di cristallo; con La Murrina ci sarà una successiva collaborazione per la realizzazione del Sea Flower, un oggetto ispirato al mondo marino che mi permetterà di conoscere profondamente Sara come professionista e persona. Questa creazione verrà installata nel Palazzo Costa, la nuova sede di Costa Crociere a Genova e darà all’azienda la possibilità di entrare nel mondo delle navi da crociera. Inoltre la Medusa Swarovski ed il Sea Flower verranno poi utilizzati, a volte come prodotto di serie, a volte personalizzato in allestimenti come la Fiera dell’ospitalità, il Sia guest di Rimini e in altri eventi.
Con l’architetto Antonella Pugno di Genova, Sara, ancora per Costa Crociere, trasforma lo schizzo di una cascata di foglie di platano in una scultura di vetro pendente nel cavedio che attraversa i piani degli uffici direzionali di Costa.
Per Sara il mondo navale sarà un ulteriore arricchimento lavorativo: si ritroverà a passare il tempo in Fincantieri con i books pieni dei disegni fatti a mano da Joseph Farcus, l’architetto di Miami creatore degli interni delle navi Costa, per realizzare le sue idee luminose per le navi Luminosa, Deliziosa, Favolosa e Fascinosa. Alla Costa Crociere seguirà il rapporto con un’altra compagnia di crociera: MSC.
A fianco del nuovo mondo di contract navale si affiancherà quello del contract alberghiero grazie ad una nuova collaborazione con lo studio Marco Piva per il suo progetto dell’hotel Excelsior Gallia di Milano. Sara lavorerà per la Murrina alla realizzazione dei prodotti custom disegnati dall’architetto Piva per le aree pubbliche e private, per la Katara Royal suite dell’hotel. E ancora altro contract nell’hotellerie con progetti nel mondo: a Milano e Roma, a Cuba, Barcellona, New York e Boston, Zurigo e nel Baharain con le Katamaran Tower 1 e 2; altri allestimenti tra cui l’evento Ferrari al Mugello e Brera Design district in occasione del Fuori Salone di Milano.
Nel 2018 termina l’esperienza lavorativa con La Murrina e l’anno successivo inizia quella nuova, sempre nel campo dell’illuminazione, con KREA DESIGN. Qui, grazie a quanto sviluppato in precedenza, crea e sviluppa il nuovo reparto Contract alberghiero e navale essendo in grado di fare marketing di ricerca delle tendenze, di formulare e condurre trattative in accordo con le strategie commerciali dell’azienda, customizzare e creare pezzi unici per progetti di larga scala, di negoziare proposte commerciali, di alternare la sua presenza in azienda, in cantiere e nelle fiere di settore.
Ancora una volta collabora con Adriana Lohmann trasformando le sue emozioni visive nei prodotti “Flower power”, “Arabesque” e “Wiggy” che l’azienda commercializza; Krea Design le permette di lavorare anche con Daniele Lo Scalzo Moscheri, Alessia Galimberti, Sandro Santantonio.
La luce ed il vetro sono elementi che sono entrati a far parte indissolubilmente nella sua vita quotidiana e rappresentano per Sara la passione, la felicità e l’emozione.
Quando le chiedo, pensando alla sua passione per la natura che si esprime attraverso il mutare delle quattro stagioni, quali sono tra i tanti lampadari che ha visto nascere nelle sue mani in vent’anni quelli che più le rappresentano le quattro stagioni mi risponde: Flower Power di Adriana per la PRIMAVERA, Arlecchino esempio della tradizione di Murano nella collezione La Murrina per l’ESTATE, Rapsodia sfere colorate di Antonio Rodriguez per l’AUTUNNO e Victoria cannette di vetro di Marco Piva per l’INVERNO.
Il mondo di Sara Tagliani mi ha portato alle Quattro stagioni di Vivaldi, tanto vicino a Murano e la musica di questi concerti allegorici della vita mi induce alla poesia e mi ricorda un grande poeta della luce, un creatore di icone della luce senza tempo, al confine tra design, poesia e innovazione…. Ingo Maurer.
Concludo questa storia con le sue parole “La luce è ricerca, è passione. Vorrei avere una lampada che funzioni con lo schiocco delle dita, senza elettricità. È un sogno”.