Nella ristrutturazione di un appartamento di 65 metri quadri in Giappone, l’architetto Hiroyasu Imai ha progettato gli spazi pensando alle esigenze di tutti i suoi abitanti: una coppia sposata e i suoi gatti.
Immedesimandosi nel punto di vista tanto degli umani quanto degli animali, l’architetto ha disegnato un arredo che rispondesse alle esigenze e abitudini di entrambi. Si è deciso di non suddividere lo spazio con l’uso tradizionale di muri ma attraverso i mobili, con l’accortezza di lasciare sotto ogni ripiano uno spazio libero di 35 cm, una altezza esigua ma sufficiente per permettere ai gatti di circolare liberamente nell’abitazione o all’occorrenza di nascondersi dagli umani.
Allo stesso tempo, una divisione di questo tipo, consente di percepire l’ambiente in maniera continua, creando tagli di luce e una sensazione di profondità dello spazio. Questo espediente favorisce una migliore circolazione dell’aria e, guardando anche all’aspetto pratico, non ostacola il passaggio dei robot aspirapolvere nelle fasi di pulizia della casa.
I percorsi creati con l’arredo per i gatti, proseguono sia in senso orizzontale grazie alla presenza di passerelle sotto le travi, sia in senso verticale tra gli scaffali e le bucature nelle ante degli elementi contenitori. Queste aperture, oltre ad essere dei divertenti motivi geometrici di decoro degli arredi, fungono da passaggio per i gatti e allo stesso tempo da spioncini per collocare proiettori o altri dispositivi.
Il materiale utilizzato è prevalentemente il legno posto in contrasto con il calcestruzzo delle pareti e trasmette calore e tranquillità rendendo confortevole lo spazio abitativo. In questo modo la felice convivenza tra umani e felini è assicurata, anche grazie a quei piccoli gesti progettuali di grande efficacia sia dal punto di vista formale che funzionale.
Photo credits: © Tomoyuki Kusunose, © Takumi Homma