Christo ci ha sempre abituati “all’effetto wow”, da molti criticato, ma sempre apprezzato dalla stampa e dal pubblico perché riesce a catalizzare l’attenzione sulle sue opere: l’ultima, una delle più famose, l’installazione galleggiante “The Floating Piers” sul lago d’Iseo ha totalizzato la bellezza di oltre 1.000.000 visitatori. Adesso è il turno di Londra e, ne siamo certi, se ne parlerà molto. Facciamo un passo indietro, chi è Christo? Nasce nel 1935 in Bulgaria, studia pittura, scultura, disegno e architettura a Sofia, ma subito si sposta a Parigi. Nella capitale francese nasce la sua fortuna artistica, si fa notare impacchettando lattine, sedie, bottiglie e addirittura un’automobile… ma è solo l’inizio. Negli anni successivi imballerà importanti monumenti americani e successivamente addirittura un tratto della costa australiana (vedi sotto). La sua arte ha una caratteristica: non deve durare nel tempo! Christo crede che la gente debba avere esperienze forti e memorabili fuori dai musei d’arte, possiamo definire le sue opere come un grido di libertà. In Italia ha impacchettato il monumento a Vittorio Emanuele II in Piazza Duomo a Milano (1970), ma non si è fermato, infatti ha saputo pensare in grande quando ha realizzato la “Running Fence” (1972), una specie di muraglia cinese, che tagliava per 39 Km il paesaggio in una zona a nord di San Francisco. Fra le sue maggiori installazioni voglio ricordare:

  • 1969 – Wrapped Coast, Little Bay, One Million Square Feet, Sidney, Australia.
  • 1970 – Wrapped Monument to Vittorio Emanuele, Piazza Duomo, Milano.
  • 1974 – The Wall, Wrapped Roman Wall, Via Veneto, Roma.
  • 1983 – Surrounded Islands, Biscayne Bay, Greater Miami, Florida.
  • 1985 – The Pont Neuf Wrapped, Paris.
  • 1991 – The Umbrellas, Japan-USA.

Ma torniamo a Londra. E’ stata presentata in questi giorni “The London Mastaba”, la sua ultima creazione, la prima installazione pubblica all’aperto nel Regno Unito. Si tratta di una scultura temporanea ad Hyde Park, una piattaforma galleggiante ancorata sulle acque del Serpentine Lake (tenuta ferma da ben 32 ancore). L’artista ha creato una piramide tronca composta da ben 7.506 barili di petrolio montati orizzontalmente e colorati con toni sgargianti. Fino al 23 settembre si potrà ammirare questa installazione che senza dubbio catturerà gli sguardi per le sue dimensioni e per i suoi colori. L’opera è alta venti metri, lunga quaranta e larga trenta e presenta la forma a trapezio tipica di una mastaba (una antica tomba egizia). Christo ha spiegato ai giornalisti che i colori dei barili di petrolio (rosso, malva, blu e bianco) si trasformeranno in base alle condizione della luce naturale, riflettendo sul Serpentine Lake un dipinto astratto. Alla presentazione era presente l’ex sindaco di New York Michael Bloomberg in qualità di Presidente della Serpentine Gallery di Londra dove è stata organizzata una mostra su Christo che resterà aperta fino al 23 settembre… da non perdere!