Nel cuore delle pittoresche Alpi svizzere, precisamente a Fürstenau, nel cantone dei Grigioni, sorge uno dei ristoranti più celebri e affascinanti al mondo: lo Schloss Schauenstein. In perfetta coerenza con l’ambiente circostante, è installato all’interno di un castello del XII secolo e circondato da un fiabesco paesaggio alpino. Se il solo contesto d’eccezione non fosse sufficiente, ci pensa il talento dello chef Andreas Caminada a rendere questo luogo un vero e proprio gioiello culinario.
Nato nel 1977 a Sagogn, un paese di soli 700 abitanti nel cuore della Svizzera, Caminada mostra sin da piccolo un interesse precoce e fortissimo per la cucina: a meno di vent’anni inizia il suo apprendistato nelle cucine dell’Hotel Signina di Laax, per poi proseguire la formazione da Pâtissier, chef Entremetier e chef Tournant in alcuni dei più rinomati ristoranti di Klosters, Bregenz e Baiersbronn.
La svolta arriva ancora giovanissimo: nel 2003, a soli 26 anni, Andreas Caminada vede per la prima volta il castello nascosto tra gli alberi e decide di acquistarlo e ristrutturarlo per trasformarlo in un hotel e, ovviamente, in un ristorante. Mantenere viva la tradizione del castello, lasciandola interagire con un ambiente interno moderno e al passo coi tempi, è stata la vera sfida dello chef. Sotto la sua guida, lo Schloss Schauenstein conquista nel 2004 la prima stella Michelin, e negli anni ne raggiunge 3 (la seconda nel 2007, la terza nel 2010), insieme ai 19 punti Gault Millau e al premio, nel 2019, di Sustainable Restaurant Award. Oggi, nel 2023, è al 40esimo posto dei The World’s 50 best restaurants e non accenna a fermarsi.

Nella sala da pranzo, dalle pareti e finestre in legno ed un soffitto a volte a crociera stuccate di bianco, che ricorda una baita montana, non si mangia e basta: si vive un’esperienza multisensoriale unica che ruota attorno a un approccio rispettoso degli ingredienti freschissimi e locali, ai colori vivaci, ai sapori puliti, ai contrasti netti e mai sbilanciati. Non solo il palato, ma la vista, l’olfatto sono stimolati e incuriositi: la cucina di Andreas Caminada è insieme tradizione e innovazione. E anche se il suo impero culinario, attualmente, comprende anche ristoranti a St. Moritz, Zurigo e Bangkok, il cuore dello chef resta saldamente a casa.
E così Caminada, “chef dell’anno 2008”, sfrutta più che può i prodotti regionali, usando anche quelli provenienti dai terreni dello stesso castello; il pane viene cotto nei forni a legna delle ex scuderie, perfino il caffè è tostato in loco, in una piccola torrefazione nelle vicinanze. E l’hotel non è da meno: nove camere dal design impeccabile, il meglio dell’ospitalità svizzera. Il ristorante offre diverse opzioni di degustazione, con un menù che varia a seconda delle stagioni e delle ispirazioni dello chef; tutti i piatti sono accompagnati da un’eccezionale selezione di vini curata appositamente dal sommelier.

Non guasta infine che, per ogni menù, un piccolo tributo venga versato a favore della Fundaziun Uccelin, dedicata alla promozione dei giovani talenti gastronomici. Rispetto, tradizione e sostenibilità: sono queste le parole chiave che contraddistinguono Andreas Caminada, e che rendono il viaggio fino alle Alpi svizzere un’avventura da provare almeno una volta nella vita.