Eclettico, vibrante, stravagante. È lo sketch di Londra, da scrivere esclusivamente in minuscolo. Fondato nel 2002 con l’obiettivo di combinare gastronomia, musica e design, il ristorante vanta ora tre stelle Michelin. Il progetto nasce da un’amicizia creativa tra Mourad Mazouz, già celebre proprietario del Momo Restaurant di Londra inaugurato nel 1997, e lo chef francese Pierre Gagnaire, proprietario dell’omonimo ristorante al 6 di rue de Balzac a Parigi. Lo sketch si contraddistingue come l’eccellenza in una città di ristoranti eccellenti quale è Londra, sia per la sua posizione – al 9 di Counduit Street, nel pieno centro di Mayfair – sia per gli interni riccamente decorati e colorati, sia per l’haute cuisine che si fa testimone delle idee dello chef Gagnaire, titolare di 12 stelle Michelin.
È un edificio bianco del 1779 progettato da James Wyatt a racchiudere lo sketch di Mazouz, famoso soprattutto per gli interni eccentrici e scenografici realizzati nel corso degli anni a seguito di collaborazioni con designer e artisti di fama internazionale, come l’artista Yinka Shonibare, la designer India Mahdavi, l’artista Martin Creed, il designer-architetto Noé Duchaufour Lawrance. Ci sono voluti quattro anni di progettazione prima di inaugurarlo al grande pubblico nel 2002, e ancora oggi il ristorante è in continua trasformazione, con un ultimo rinnovo degli interni nel 2022. L’edificio si snoda in cinque sezioni differenti distribuite su due piani, ognuna con il suo tema centrale e la sua destinazione d’uso. Il Parlour, per dining and cocktails, the Glade per breakfast e lunch, the East Bar and Pods per cocktail e restroom, con le sue toilettes in cabine a forma di uovo con suoni della natura, the Gallery per il tradizionale – ma non troppo – afternoon tea. Infine, the Lecture Room and Library, la sala ristorante dove prende forma l’arte gastronomica di Pierre Gagnaire, coordinata dal resident chef Daniel Stucki.
Un menù, quello di Pierre Gagnaire, che unisce sperimentazione e arte, che suscita le emozioni “di un libro, un dipinto o un film”, racconta il giovanissimo maître italiano Alessandro Marra. Disponibili in forma di degustazione o di menù à la carte, i piatti dello chef Gagnaire diventano una vera e propria esperienza, un’esplosione di profumi e sapori tratti da diverse culture, che non cavalcano la moda del momento ma restano fedeli alla filosofia dello chef. Una presentazione dove la portata principale è circondata da piccoli piatti complementari, in cui ogni singolo elemento è pensato, elaborato e disposto per essere impeccabile in termini di raffinatezza, struttura, tecnica e sapore. Amuse-bouche, formaggi, tartine e petits fours, accompagnati dai vini più pregiati selezionati dal maître Marra.
Per Mourad Mazouz i piatti che portano la firma di Pierre Gagnaire sono il fiore del ristorante, e l’ambiente, il servizio, la luce, l’arredo, i dipinti, le sculture, perfino le pod loos-toilettes, rappresentano i petali. E strappando anche solo un petalo, il fiore perderà la sua essenza. Questo è lo sketch di Londra, ristorante, cocktail bar e club, ma soprattutto destinazione d’arte, di design e di architettura.
Credits: Courtesy of Sketch, ©Food Story Media