Città italiana ma anche internazionale, luogo di culto urbano, tempio della moda, ogni giorno Milano va veloce e noi andiamo veloce con lei; senza sosta ci spostiamo, prendiamo metro, andiamo a lavorare e ogni momento di relax diventa unico e insostituibile. Tra i vari palazzi e le strade affollate c’è un’oasi culinaria in cui innovazione, eticità e sostenibilità si fondono. Ci troviamo da Horto Restaurant, in via San Protaso, un locale nato da una nuova filosofia di cucina, basata sulla sperimentazione.

 © Mattia Parodi Creative Direction Motel409

“Il mondo continua a dirci che dobbiamo cambiare il modo in cui approcciamo la quotidianità e il rapporto con il tempo. Il progetto di Horto è volto al desiderio di proporre un nuovo modello, partendo da questa consapevolezza, dalla cucina e dal rapporto con il locale, grande ricchezza molto spesso dimenticata”.

© Christian Bazzo

Aperto il 1° settembre 2022, vanta già una Guida Michelin 2024 con una stella e una stella verde per la sostenibilità, ottenuta anche grazie al concetto di ora etica, i cui padri sono i co-fondatori del ristorante Osvaldo Bosetti e Diego Panizza. Ma qual è il significato di ora etica? Si tratta di una vera e propria mission che ha come obiettivo la costruzione di un ecosistema sostenibile, attraverso la valorizzarzione del territorio e delle materie prime.  “Vicino c’è tutto”, bisogna quindi sfruttare ciò che il territorio accanto a noi ci offre.

Lo studio incaricato del progetto architettonico – il GLA (Genius Loci Architettura) – ha concepito Horto quale ambiente quasi sconnesso dalla realtà, a contatto con il cielo; per sottolineare ancora di più il distacco con la vita urbana. Una sorta di paradiso naturale in cui vivere un’esperienza onirica. A suggerire questa atmosfera sono le forme organiche e sinuose degli arredi che fanno dello spazio in cui sono inserite un ambiente avvolgente e conviviale.

© Christian Bazzo

Tutto è realizzato in chiave sostenibile, non esiste inquinamento e sicuramente il primo sguardo ce lo fa ben intendere: il design è fresco, pulito, chiaro, luminoso. Inoltre, il ristorante è stato realizzato con materiali naturali e di recupero, come il pavimento creato con vecchie botti di aceto, l’intonaco delle pareti prodotto con gli scarti della lavorazione del riso; insomma, un luogo in cui tutto fa percepire benessere e artigianalità, principi che si riversano anche nei piatti proposti.

© Francesca Moscheni Agenzia Motel409
© Christian Bazzo
© Christian Bazzo

Tutto da Horto è collegato: il design, l’ambiente, il bar interno, la cucina e quindi anche gli stessi piatti. Gli artefici del menù sono due: la mente, Norbert Niederkofler, direttore strategico e pioniere di un concetto di cucina basata sulla stagionalità delle materie prime e il braccio, Alberto Toè, lExecutive Chef che riesce a interpretare al meglio la filosofia di Niederkofler. I piatti proposti dal menù di Horto sono delicati e ricercati anche nell’impiattamento stesso, un impiattamento essenziale fatto di colori e forme che richiamano il naturale,fondono tradizione e innovazione, italianità e ricerca culinaria internazionale, semplicità ma allo stesso tempo complessità. 

© Christian Bazzo

“Con Horto portiamo un’idea di cucina dettata da quello che offre la natura e il territorio che ci circonda, e che ne valorizza il capitale umano. La cucina è fatta di persone e delle loro storie; è molto bello vedere come oggi i giovani vogliano innovare ripartendo proprio da dove erano arrivati i loro nonni. Noi operiamo in quest’ottica, impegnandoci a realizzare una cucina 100% NO-waste e donare una seconda vita alle materie prime” dichiara Toè.

© Mattia Parodi Creative Direction Motel409

Insomma, ad oggi il concetto di cucina in tutto il mondo cerca di avvicinarsi sempre di più ad una ricerca artigianale e biologica dei prodotti; e come potrebbe mancare questa filosofia in Italia, luogo per antonomasia dell’eccellenza dei prodotti del territorio. Horto Restaurant ha sicuramente aperto la strada ad una nuova idea di cucina etica (e lo ha fatto prima di molte altre realtà), ha costruito un piccolo rifugio moderno e sostenibile in cui andare per staccare dall’ingombrante quotidianità e gustare piatti unici, pensati come opere d’arte autentiche in cui ogni prodotto diventa elemento protagonista.