Personalmente, non ho mai avuto un condizionatore in casa mia. Mio malgrado, soprattutto durante i mesi che registrano alte temperature. Al di là dei costi di installazione, dei tempi di montaggio, delle spese per l’adattamento della muratura, ciò che mi ha fatto desistere fin ora in maniera determinante è stato il pensiero dell’incremento del consumo d’energia elettrica. E se potessimo ridipingere il futuro delle nostre estati in maniera più green, anzi, più white?
Parliamo dunque della vernice ultra-bianca di nuova generazione. Creata nei laboratori di ricerca della statunitense Purdue University, la miscela ha dimostrato un grado estremamente alto di riflessione della luce solare, pari al 98,1% dei raggi. In questo modo, l’ambiente dipinto con tale vernice riesce ad abbassare la temperatura di 19 gradi Fahrenheit (circa 10 gradi centigradi), mantenendola più fresca e vivibile.

Tale traguardo si deve a Xiulin Ruan, professore di Ingegneria meccanica dell’istituzione accademica statunitense, e al suo team di ricercatori, col quale ha recentemente co-pubblicato i dettagli della creazione della ultra-white paint, raggiunta grazie al dipartimento di ricerca dell’ateneo dell’Indiana e all’Aeronautica militare statunitense. Sono due gli elementi che producono il bianco più bianco che esista in una vernice – tanto da ottenere il riconoscimento dal Guinness World Records 2022: l’alta concentrazione di solfato di bario, impiegato anche nella produzione di carta fotografica e cosmetici, e l’estrema eterogeneità delle sue particelle per forma e dimensioni, causando una rapida dispersione della luce solare sulla superficie verniciata.
Dunque, il funzionamento è semplice ma rivoluzionario: “La nostra vernice assorbe solamente l’1,9 percento della luce solare, mentre la vernice normalmente in commercio ne assorbe il 10 o 20 percento” ha dichiarato Ruan, spiegando come la vernice riesca a far rimbalzare il calore infrarosso e a fornire un raffreddamento con potenza pari a 113 watt per metro quadro, garantendo 10 kilowatt di potenza refrigerante in uno spazio di 1000 metri quadri che, come dichiarato da Ruan, “è più di quanto riescano a ottenere i sistemi di aria condizionata residenziali attualmente in uso”
Il beneficio è duplice: da un lato, la riduzione dell’impiego dell’aria condizionata, e dunque dei combustibili fossili. Dall’altro, evitare l’effetto isola di calore, che in meteorologia descrive quel fenomeno che determina un microclima più caldo all’interno delle aree cittadine rispetto alle circostanti zone periferiche e rurali. Ciò accade perché ogni sistema d’aria condizionata si basa sulla convezione del calore, ovvero il trasferimento di quest’ultimo da dentro a fuori le abitazioni, causando quasi paradossalmente un aumento del calore dell’area urbana, mentre la vernice disperde calore attraverso onde elettromagnetiche che fuoriescono dall’atmosfera terrestre.
Le straordinarie qualità della vernice ultra-bianca sembrano promettere interessanti applicazioni nel mondo dell’architettura e del design, dal settore product a quello del living. Potenzialmente disponibile a livello commerciale entro un due d’anni, la vernice potrebbe contribuire notevolmente all’abbattimento dell’inquinamento atmosferico e, su larga scala, al surriscaldamento globale. Se è vero che il Design è l’essenza dell’intreccio fra utile ed estetico, la vernice ultra-bianca potrebbe regalare alla progettualità contemporanea un inedito intreccio fra purezza cromatica e pragmatismo ambientalista, necessario oggi più che mai.
Credits copertina: © wuestenigel