Se provo ad associare il concetto di ‘lampada’ a quello di ‘eco-sostenibilità’, sono diversi i risultati che immagino: un prodotto realizzato con materiali di recupero, un arredo con un ridotto consumo energetico, un oggetto di product design che tenga conto dell’impatto ambientale per il suo smaltimento o riciclo. Ciò a cui non avevo pensato è una lampada ecologica realizzata attraverso una tecnologia particellare eco-friendly, da un design effimero e filo-naturalistico, con una speciale illuminazione a led che favorisce il nutrimento delle piante.

Si tratta della Lampada Gople di Artemide, progettata dal collettivo BjarkeIngels Group con sede a Copenaghen, New York, Londra, Barcellona, Shenzhen. Lo studio, che include da architetti a designers, da urbanisti a landscape, da interior designers fino a ricercatori e inventori, è conosciuto per la sua attenta analisi della costante evoluzione della contemporaneità, includendo il sempre più delicato rapporto fra design e ambiente.

Ricca di sinestesie tra innovazione e tradizione, la lampada rappresenta una fusione fra l’alta specializzazione dell’artigiano e quella del ricercatore. Il materiale vitreo è lavorato a mano secondo un’antica tecnica veneziana, che trasforma gradualmente il vetro bianco in cristallo unendoli durante la fase della soffiatura, rendendo ogni prodotto un pezzo unico. Qui entra in gioco l’innovazione: alcune finiture vengono realizzate attraverso la metallizzazione sottovuoto di color argento, bronzo, rame e blu, grazie a un particolare processo di lavorazione innovativo e sostenibile: la deposizione fisica da vapore, che permette di rivestire un oggetto con uno strato di materiale a livello particellare, ottenendo finiture a ridotto impatto ambientale.

Il primo degli aspetti eco-sostenibili di Golpe è, difatti, la tecnologia adottata per la sua lavorazione. Il PVD (PhysicalVaporDeposition, detto anche sputtering) è un processo fisico in cui non vengono prodotti liquidi inquinanti o rifiuti tossici che possono danneggiare l’ambiente circostante in alcuna fase di lavorazione. Ciò rende il processo di verniciatura sottovuoto sicuro, pulito ed ecosostenibile, tre elementi che i designer considerano sempre più frequentemente al momento della progettazione.

Questo processo, chiamato anche sputtering, riesce ad abbattere le emissioni relative all’acido solforico e cianuri prodotte dai processi galvanici, che vengono liberate nell’atmosfera. Per la fase di rivestimento viene impiegata una vernice solida con un massimo del 5% di solventi che, confrontato al 75% dei prodotti tradizionali, rappresenta una quantità di scarti estremamente ridotta. Inoltre, la finitura che ne deriva è particolarmente resistente e duratura.

L’eco-sostenibilità è dovuta anche alla tecnologia RWB di determinati modelli Gople. Lo speciale sistema di illuminazione ricrea le medesime frequenze luminose che in natura attivano la fotosintesi clorofilliana, il processo organico attraverso cui le piante creano nutrimento grazie alla luce solare, contribuendo letteralmente alla crescita delle componenti naturali di uno spazio abitativo.

Naturalmente, se si parla di design, si considera l’utile in funzione dell’estetico, e viceversa: le lampade Gople sono una fonte d’illuminazione leggera, discreta ed elegante. Inoltre, i diversi colori dei modelli disponibili possono essere combinati in un intreccio cromatico per creare diversi mood e paesaggi luminosi, sulla base degli spazi e delle esigenze d’arredo.

Lavorazione innovativa a emissioni ridotte, tecnologia di illuminazione che nutre le piante, design internazionale di sapore naturalistico: Gople rappresenta uno sforzo progettuale che costruisce un continuum inedito fra le nuove frontiere dello sviluppo progettuale e le crescenti necessità contemporanee del green design negli spazi abitativi.