L’onice e le pietre naturali vengono oggi utilizzate nel mondo del design per creare stupefacenti oggetti da inserire nelle nostre case. Oggetti curati in ogni dettaglio, ma soprattutto vere opere d’arte capaci di fondere lusso e artigianalità. Van Den Weghe nasce nel 1969, nelle Fiandre Orientali, in Belgio. Carlos Van Den Weghe ha intrapreso un lungo viaggio di trasformazione, evolvendosi da una lavorazione originaria sul cemento fino a diventare oggi un punto di riferimento nella lavorazione di pietra naturale di alta gamma. Questa evoluzione, tra eleganza e lusso, portata avanti con passione dal figlio Philippe negli anni ’80, ha raggiunto nuovi livelli di innovazione e design con Tanguy Van Quickenborne alla direzione. Oggi, l’azienda è sinonimo di mutamento nel design di lusso, grazie anche alla sua capacità di intrecciare con maestria tecnologia, estetica e tradizione artigianale.
La ricerca incessante dei materiali più suggestivi conduce il suo team di esperti in ogni angolo del globo, per selezionare materiali e texture che verranno poi trasformati in opere su misura nei campi dell’architettura, del design d’interno e dell’arte. I riconoscimenti arrivano anche grazie a collaborazioni prestigiose, come quella con l’architetto Jean Nouvel per il Louvre di Abu Dhabi, dimostrando come l’evoluzione guidi costantemente l’azienda, esemplificata dall’integrazione delle prese elettriche Lapris, magistralmente integrate nelle loro creazioni. Con l’arrivo di Tanguy Van Quickenborne nel 2010, l’azienda leader nel settore della pietra di lusso ha consolidato il proprio marchio attraverso una selezione di marmi esclusivi e collaborazioni di rilievo internazionale. L’impatto culturale di Van Den Weghe è celebrato in “Stoned: Architects, Designers, and Artists on the Rocks“, una pubblicazione di Lannoo che esplora l’uso pionieristico della pietra naturale, destinata a essere presto arricchita da un secondo volume.
Una recente novità riguarda la collaborazione della prestigiosa azienda belga VDW, che ha debuttato per la prima volta in questo evento internazionale dedicato al settore dell’arredo, con Hannes Peer Architecture. Lo studio di architettura e design con sede a Milano, noto per la sua capacità di esplorare nuovi orizzonti nel design, interior design, architettura e urbanistica, ha fatto scaturire una sinergia tra le due realtà che ha dato vita a “The Clearing“, un’installazione che trascende i confini creativi tradizionali, caratterizzata da un viaggio immersivo che ridefinisce l’espressione creativa. Nell’installazione le sculture totemiche realizzate in travertino fungono da simboli sia dell’essere che del non-essere, della materialità e dell’etereità.
Ma anche un’altra realtà ha saputo proporre interessanti novità nel mondo del design, applicando le lavorazioni artigianali sulla materia, ma spingendosi oltre, utilizzando il pregiato Onice. La designer Maria Adele Savioli, che ha fondato nel 2012 MAS Architettura, è uno studio che ricerca il dialogo tra la natura del luogo e le diverse identità di chi lo vive. Maria Adele parte dal rispetto della struttura originaria per trasformarla attraverso un nuovo linguaggio contemporaneo. MAS Design trasforma mini-architetture in arredi quotidiani. La gamma – con armadi, tavoli e credenze – riflette la ricerca di Maria Adele su linearità, materiali e colori. Gli artigiani, coinvolti in tutto il percorso della produzione contribuiscono con la loro esperienza a dar vita ai vari prodotti. Un esempio di contemporanea bellezza è il tavolo Onice 45, composto da piano in onice e struttura realizzata con profili a L in ferro verniciati, finitura opaca.