Siamo convinti che il design sia qualcosa di veloce, frenetico, sempre al passo coi tempi. Non facciamo in tempo ad ammirare una collezione nuova che già si pensa al prossimo step. E se ci fermassimo un secondo per pensare ad una sorta di “slow-design”?
È questo il presupposto di EDIT Napoli, la fiera dedicata al design editoriale e d’autore che dal 7 al 9 ottobre tornerà per la sua quarta edizione negli spazi del Complesso di San Domenico Maggiore e in diversi luoghi del capoluogo campano.
La fiera ha lo scopo di sostenere e promuovere un nuovo concetto di design fondato sulla territorialità, la sostenibilità e la qualità del prodotto. Una filosofia che stravolge concetti come produzione di massa sostituendoli con processi che coniugano l’artigianato e il territorio al design seriale.
Espositori provenienti da ogni parte del mondo proveranno a raccontare un design alternativo e innovativo. Ceramiche, tessili, arredi, rivestimenti, complementi e luci sono solo alcuni dei settori di riferimento, con uno spazio speciale riservato agli espositori under 30 e alle start-up del design.
Le fondatrici della manifestazione Emilia Petruccelli e Domitilla Dardi sono da anni impegnate nel sostenere designer indipendenti. In una città piena di cultura e tradizione come Napoli, l’aver portato una fiera con queste peculiarità rappresenta una sfida non solo stimolante, ma sicuramente proiettata al futuro.
“Let’s be fair” – dichiara Domitilla Dardi – è il nostro claim: non solo una parola che significa fiera ma anche un aggettivo che descrive tutte le qualità che per EDIT Napoli sono importanti nel design: giusto, equo, leale, appropriato, bello. In questo momento storico il rispetto per le persone, per i processi “eco”, ecologici e economici, e per le materie prime è una tematica quanto mai attuale, anche per una fiera di design”.
Come ogni anno sarà assegnato l’ambito premio per il miglior prodotto: un riconoscimento che permette, ai vincitori, non solo di partecipare all’edizione successiva di EDIT Napoli, ma anche di poter esporre all’interno di Padiglione Brera, durante il FuoriSalone di Milano.
A giudicare una commissione composta da designer e giornalisti, tra cui David Alhadeff, fondatore della galleria The Future Perfect, il designer e architetto Giuliano Andrea Dell’Uva, dalla CEO e direttrice artistica di Petite Friture, Amélie Du Passage, dall’architetta e designer Patricia Urquiola e dal direttore web di ELLE Decor Italia Alessandro Valenti.
Un design che stravolge i propri valori sposando il patrimonio culturale e artistico con il rispetto per l’ambiente e le persone.
“Siamo una fiera indipendente – spiega Emilia Petruccelli – che in questi quattro anni si è scontrata con un’attualità complessa, ma che ha trovato una sua strada e un business grazie a delle scelte coraggiose, a una comunità di designer ben definita che ci sostiene e un territorio, quello campano che ci permette di creare valore con contenuti e relazioni di interesse internazionale. Stiamo crescendo insieme.”