“All’ombra dell’ultimo sole” direbbe De André ai ritardatari che, ancora, non si sono attrezzati per schermare il loro spazio outdoor. Già, perché ormai siamo in piena estate e di sole ne abbiamo visto e preso tanto. E una protezione antiscottatura – ombrellone, pergola o tenda che sia – non si nega a nessuno. Semplice, ma possibilmente votata al design, una “linea d’ombra” è quel che serve per ripararci dalla canicola, creare la giusta intimità e disegnare una fresca convivialità en plein air.
Oggi lo spazio all’aperto è il luogo vacanziero per eccellenza: intimo, ma libero, chic e confortevole, eletto a nuovo ambiente della casa è un tripudio di tendenze dell’abitare. E gli arredi che ci riparano dal sole sono, ça va sans dire, gli immancabili protagonisti dello stile estivo. Persino una fanatica della tintarella come me non può resistere alla tentazione: perché i nuovi ombrelloni – e soci – ricamano, con i raggi del sole, scenari haute couture di inedita freschezza. Da indossare tutta estate.
Ensombra si apre come un ventaglio e si regola, a piacere, per creare giochi di ombre civettuoli. Disegnato da Odosdesign per Gandia Blasco, ha la base in acciaio e i listelli girevoli in pannello fenolinico.

Una piccola oasi di relax: ecco a cos’ha pensato Francesco Rota per Paola Lenti quando ha disegnato Clique. Non un semplice ombrellone, ma una piccola struttura sotto cui costruire, a incastro, un angolo relax con pouf e tavolini snodabili.

Meglio il classico ombrellone o una tenda scorrevole? Entrambi, con il modello Salento di Unopiù. Sintesi perfetta di efficienza e design, ha una tenda inclinabile e regolabile da 5° a 20° che quando non serve, grazie al meccanismo motorizzato, si richiude con un tasto (del telecomando) nel rullo-cassonetto.

Lo spazio è poco, l’ombrellone non ci sta, ma il sole picchia e con un libro in mano proprio non si resiste. La soluzione? Ci pensa Giulio Iacchetti, con la sedia da regista rivisitata Rolo di Internoitaliano, che ricorda tanto le vecchie cabine della riviera romagnola. Pratica e pieghevole, è in legno massello di Dussié e tessuto ignifugo da esterno.

Si chiama Twist la pergola bioclimatica di Gibus, da modulare a piacere. In alluminio, realizzabile nella versione isola o addossata a parete, ha una copertura con lame orientabili che proteggono dal sole e all’occorrenza anche dalla pioggia. L’innovazione geniale? Twist ha un sistema che regola automaticamente le lame in base alle condizioni climatiche.

Tende scorrevoli, a soffitto e sui lati, trasformano il gazebo essenziale in uno spazio salottiero e chic. Elvissa Open Air di Ethimo è la risposta, personalizzabile a piacere, degli architetti Ludovica e Roberto Palomba al concept del relax. Un padiglione in cui scegliere, volendo, pareti scorrevoli in vetro, pavimento in teak o pietra ceramica, tende in tessuto o corda intrecciata.

Non poteva che chiamarsi Frou Frou l’ombrellone a frange di David Groseman per SymoParasol: versione charleston del classico parasole, disegna nel cielo una nuvola soffice che protegge dal sole e anche dalla pioggia.

Telo in poliestere, luce ricaricabile, sistema di apertura retrattile, palo girevole e sistema audio con bluetooth: Athena di Talenti è un connubio intramontabile di tecnologia e praticità.

Al primo sguardo sembra proprio la vela di una barca. E Gea di Giorgetti è un inno alla vita all’aria aperta, tra sole e vento: in tessuto traforato e traspirante, ha un sistema di regolazione che permette di inclinare a piacere lo schermo e una struttura girevole a 360°. Per avventure domestiche vento in poppa.

Un eco ombrellone refrigerante: ecco l’idea geniale nata dall’incontro di Carlo Ratti Associati e Sammontana (In collaborazione conItalo Rota e l’ingegnere Chuck Hoberman). Altamente tecnologico, non solo ripara dai raggi UV, ma ne sfrutta anche i raggi producendo refrigerio ed energia elettrica fotovoltaica. La tecnologia utilizzata si ispira alle batterie solari dei veicoli spaziali della NASA e il risultato è un’oasi “naturale” di relax che mantiene persino cibi e bevande sempre fresche.