Adelu Osibodu nasce nel 1997 in Nigeria, a Lagos. Approccia la fotografia da autodidatta giovanissimo, a 15 anni, e subito inizia a dare forma al suo stile personale, difficile da definire e da interpretare. Con Osibodu ci si muove in un mondo onirico di allucinazioni ma allo stesso tempo tremendamente nitido. Cattura momenti che esprimono un senso di multi-realtà e di amnesia. Lo sforzo di ricordare un particolare che sfugge si ritrova nel bianco e nero spesso scelto dall’artista o nella luce soffusa, che mette a fuoco un solo macroscopico dettaglio che non è in grado di restituirci il quadro completo di ciò che vorremmo riportare alla mente.

Anche la fugacità del tempo è infatti un filo conduttore della sua opera. Ciò che è passato è difficile da ricordare, dunque perso. Il futuro allo stesso tempo è incerto e talvolta emerge nelle fotografie tramite il senso di inquietudine dato dal surrealismo. Osibodu applica un grande lavoro di postproduzione, tanto che la sua fotografia viene definita cinematografica: i soggetti ripetuti in serie sono spesso la stessa persona inserita molteplici volte nell’immagine tramite il fotoritocco. Crea anche veri e propri elementi surreali, come il fascio di luce che colpisce un uomo mentre questo si solleva da terra in Even when the thrill is gone (2021). Osibodu ha dichiarato di voler “creare un nuovo mondo con la fotografia” e di avere solo l’urgenza di esprimersi e di incanalare i suoi pensieri nella creazione artigianale, per avere un senso di impatto con concetti minimalisti.

All’età di 25 anni Osibodu ha esibito il suo lavoro alla galleria ArtCo a Berlino, in una mostra intitolata “Feels Like Home Again” con opere della serie “Losing Amos and Saggios” che lui definisce come un biopic della sua vita poiché visualizza le fasi del suo vissuto come fotografo. La sua opera è in generale molto legata alla sfera personale: spesso i soggetti raffigurati sono suoi amici e prende ispirazione dal diario che aggiorna con episodi del quotidiano. Per Osibodu la fotografia è l’espressione più diretta del sé, un modo per documentare i propri pensieri senza doverli spiegare, condendosi eventualmente anche la possibilità di comprenderli nel futuro.

Osibodu è un fotografo emergente molto interessante perché con la sua sensibilità riesce a percepire il sentimento di incertezza e confusione che caratterizza il nostro tempo e renderlo sotto forma di immagine, trasformando una percezione che sentiamo a livello personale in un sentimento universale e comprensibile per chiunque. Usa il surrealismo come mezzo per esprimersi, non come mero gioco grafico.

Cover photo: Even when the thrill is gone (2021)