Avete mai provato la sensazione di rinascita? Come un piccolo bruco che si trasforma in bozzolo per poi uscirne trasformato in farfalla?
Ecco, la sensazione per chi ha vissuto l’installazione Stadscocon di Florentijn Hofman è stata più o meno quella.
Lungo 26 metri, largo quasi 10 è stato posizionato tra le colonne di Sint Janskerk a Schiedam per vivere la chiesa come non era mai stato fatto prima.
Hofman (1977) ha vissuto e lavorato a Schiedam per diversi anni prima di guadagnare fama internazionale, anche grazie ai social media. A Hong Kong, la sua papera di gomma attirò otto milioni di visitatori in un mese, e sono seguite molte altre enormi installazioni di animali.
Nella filosofia artistica di Hofman, la posizione dell’opera d’arte determina il suo aspetto: per Stadscocon – “il bozzolo della città” – l’artista è stato ispirato da Sint Janskerk e da una visita a un tempio giapponese.
All’interno dello Stadscocon il visitatore si nasconde dal trambusto della vita quotidiana e iniziare a sognare. Nelle opere d’arte di Hofman, il visitatore può ripararsi e rilassarsi insieme.
Il colore verde audace dell’opera si riferisce alla religione e alla sopravvivenza, ma consente anche di mettere da parte tutte queste considerazioni. Hofman dice: “Qualcos’altro mi interessa: cosa vedono e cosa pensano le persone una volta che ci sono state? Quali storie possono venirne fuori?”
L’installazione dunque è stato richiamare temi cari al luogo dell’installazione e trasmetterne i valori, ma l’obiettivo finale è la trasformazione di chi si addentra in questo percorso artistico. Non solo esibizione, ma anche riflessione e comunicazione.
Photo cover credits: © Rob Oo by Fickr