Architetto e designer italiano (Innsbruck 1917 – Milano 2007), figlio e collaboratore di Ettore senior, si è formato al Politecnico di Torino. Dopo il 1950, superando il concetto di razionalismo legato esclusivamente alla funzione, la sua ricerca si è orientata verso un coinvolgimento anche delle sfere psichiche, creando oggetti (per lo più pezzi unici, elaborati con mezzi e materiali diversi) e spazi segnati da complesse implicazioni emozionali.

Dal 1958 consulente della Olivetti, ha disegnato, tra l’altro, il primo calcolatore elettronico italiano (Elea, 1959) e macchine per scrivere (Praxis, 1963; Valentine, 1969, ecc.). Protagonista delle avanguardie letterarie e artistiche tra il 1960 e il 1970, ha realizzato anche mobili sperimentali (SuperboxMobili Grigi). Dal 1981 con la fondazione del gruppo Memphis e dello studio Sottsass Associati, che si sono avvalsi della collaborazione, tra gli altri, di H. Hollein, A. Isozaki, M. Graves, la sua ricerca ha spaziato dall’industrial design per grandi imprese internazionali (NTT, Apple Computer, Siemens), all’architettura d’interni (Milano, aeroporto Malpensa 2000) e all’urbanistica (Seoul). Noto per il suo contributo critico e progettuale al design e all’architettura d’interni, negli anni Novanta, pur non tralasciando tali settori, ha scelto l’architettura come principale mezzo di espressione.

La sua concezione dell’unità come risultato dell’accostamento di parti dalla geometria diversa e cromaticamente autonome, ha guidato anche la progettazione architettonica. Tra le opere: villaggio di case unifamiliari a Singapore (1990); casa unifamiliare Cei-Bitossi a Empoli (1993); casa Melewar a Tokyo (1993); golf club a Zhaoqing (1996); casa unifamiliare Mourmans in Belgio (1999). Nominato in Francia Chevalier de l’ordre des arts et des lettres nel 1992, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui: l’IF Award, Hannover 1996, il Design Award del Brooklyn Museum di New York e l’Oribe Award in Giappone, entrambi nel 1997.

È stato consulente per importanti aziende quali: la DuPont (Exercises in another material, 2000-01, per usi alternativi del Corian®, materiale costituito da minerali di alluminio e resine poliacriliche) e la Abet laminati (collezione Digital Print, 1999-2001). Nel 2017, a cento anni dalla nascita e a dieci dalla scomparsa, la Triennale di Venezia ha celebrato il designer con la mostra Ettore Sottsass. There is a planet, che ne ricostruisce compiutamente il percorso artistico.

Opere (da destra a sinistra e dall’alto verso il basso)

  • Lampada Treetops, 1981 per Memphis Milano
  • Libreria Carlton, 1981 per Memphis Milano
  • Sedia Mandarin, 1987 per Knoll
  • Tavolo Palm Springs, 1982 per Memphis
  • Tahiti Lamp, 1981 per Memphis
  • Lampada da tavolo Ashoka, 1981 per Memphis
  • Addizionatrice Summa 19, 1970 per Olivetti
  • Libreria Casablanca, 1981 per Memphis
  • Vaso Neobule, 1986 per Memphis