Si è tenuta quest’estate, dal 20 luglio al 21 agosto, la settantaseiesima edizione del Bregenzer Festspiele, il festival musicale che dal 1946 si tiene nella città di Bregenz. Il capoluogo del Vorarlberg, affacciato sul lago di Costanza (Bodensee), ospita il teatro galleggiante più grande al mondo, capace di accogliere ben 7000 spettatori. Quest’anno, sullo sfondo del lago, è stata allestita la scenografia di Madama Butterfly che, com’è consuetudine del Festival, sarà possibile vedere anche l’anno prossimo. La programmazione del Festival, infatti, dal 1985 si rinnova con cadenza biennale e prevede opere liriche di tradizione internazionale. In passato, invece, il Seebühne (letteralmente il “palco del lago”) è stato anche utilizzato per la messa in scena di balletti e musical.

La storia del Festspiele, che al Seebühne è strettamente legata, affonda le sue radici in un contesto molto particolare, nel quale sarebbe difficile immaginare terreno fertile per la nascita di un festival diventato poi così famoso. Infatti, nel 1945, l’Austria usciva sconfitta dalla Seconda guerra mondiale, durante la quale Bregenz fu duramente colpita dai bombardamenti. La voglia dei cittadini di ricostruire la vita culturale della città e della nazione, favorita anche dalle forze alleate che occupavano la zona, fece nascere l’idea di organizzare una settimana della cultura e dello sport nel 1946.

Il comitato costituito per l’evento ebbe numerose difficoltà nel trovare la sede per gli spettacoli e, dopo aver vagliato varie opzioni, decise, durante una passeggiata in riva al lago, che si sarebbe potuto ancorare il palcoscenico proprio nel suo porticciolo. In questo modo, con due chiatte allestite alla meglio, una per l’orchestra e l’altra per ballerini e cantanti, vide la luce la prima edizione del Festspiele alla quale assisterono circa 25000 spettatori. Per l’occasione vennero eseguiti brani di Mozart, forse il più rappresentativo compositore austriaco; i Wiener Philarmoniker, tuttora orchestra residente del Festival, eseguirono “Eine Kleine Nachtmusik”, in forma di balletto e il Singspiel “Bastien und Bastienne”. Dal 1950, le chiatte sono state sostituite da un palcoscenico vero e proprio, il più grande palcoscenico lacustre del mondo.

Per la particolare posizione e conformazione del palco, le scenografie montate sul Seebühne sono molto grandi e spesso meccanizzate, in modo che le sue parti possano muoversi modificandole, poiché non vi è la possibilità di un cambio scena tradizionale. Numerosi proiettori le colorano, arricchendole di particolari e, come avvenuto anche nell’ultima rappresentazione dell’opera di Puccini, a volte la scena si sposta perfino all’interno dell’acqua.

Le scenografie non sono l’unico elemento tecnologicamente molto avanzato del Seebühne. Il suono viene infatti amplificato attraverso un complesso sistema specifico per l’udito direzionale. Per ricevere le varie sorgenti sonore sono necessari un gran numero di microfoni wireless che fino a una decina di anni fa non potevano essere utilizzati in questa quantità per limitazioni governative sulle frequenze disponibili.

L’approccio del Festival è quello di coinvolgere, nelle rappresentazioni operistiche e nei concerti sinfonici, anche un pubblico non particolarmente avvezzo alle sale teatrali. D’altro canto (è proprio il caso di dirlo!), nel Seebühne la sala non c’è e ogni anno migliaia di spettatori guardano spettacoli sotto il cielo stellato e con il tramonto sul Bodensee, al confine fra tre nazioni.

Nel 1980 è stato inaugurato anche il Festspielhaus, edificio per eventi – tra cui concerti e congressi, nel quale vengono eseguite, durante il festival di Bregenz, altre opere e perfomance. Il Festspielhaus, progettato da BauNetz Architekten,si trova alle spalle del teatro sul lago e dispone di due sale principali, entrambe molto versatili. La prima, la Grosser Saal, è capace di ospitare opere, ma anche musical, balletti, conferenze e congressi, ed è dotata di uno dei più grandi palchi girevoli d’Europa, mentre la Werkstattbühne, anch’essa configurabile in vari modi, viene utilizzata principalmente per esibizioni di teatro musicale e drammatico contemporaneo.

Bregenz si trova a poche ore di auto dai valichi alpini italiani e ciò la rende una meta ambita anche per musicofili e semplici turisti provenienti dall’Italia, specialmente durante la settimana del Festival.

Il palco del Seebühne ha guadagnato ulteriore fama mondiale nel 2008 quando è apparso nel film “007 Quantum of Solace”: mentre va in scena “Tosca” al teatro galleggiante, Daniel Craig insegue i suoi cattivissimi nemici proprio mentre la protagonista dell’opera uccide Scarpia.