Un paio di cose che mi hanno ispirata per questo nuovo servizio, che intitolerò “Onda su onda”. La prima, la bellissima e ironicissima canzone del primo album di Paolo Conte che nel 1974 è stata portata al successo di Bruno Lauzi e poi mille e mille volte cantata dal suo autore. Personalmente mi colpì molto come la interpretava con tanta enfasi Bruno Lauzi, grande cantautore secondo me troppo poco considerato. La seconda ispirazione mi è venuta percorrendo l’autostrada A14 da Bologna, all’altezza del casello di Cesena (città emiliana) dove il paesaggio è disegnato da sinuose colline che solo l’Italia può vantare. Ad un certo punto emerge la nuova sede dell’azienda Technogym: la sua struttura imita il ritmo ondulato delle colline con il polo produttivo dell’azienda. Una struttura di legno lamellare rivestita con pannelli di lamiera di acciaio color argento che fa da contraltare a fronti continui di vetro aperti verso il parco e l’autostrada. Il raffinato progetto è firmato da Antonio Citterio e Patricia Viel.
A questo punto mi sono buttata nel pozzo della mia testa, nel mio personale database, rovistando tra le numerosissime immagini tratte dal mondo di design, frutto di tutti gli anni di esperienza: da quando lavoravo ad Abitare negli anni 80 (era la mitica rivista Abitare!) a oggi.
Citerò alcuni pezzi importanti che non ho potuto inserire nel servizio, ma mi piace ricordare perché sono pezzi top del design. In primis il divano modulare Superonda firmato da Archizoom nel 1966 per Poltronova, uno dei primi divani senza scheletro, poi il quadro stampa Undici onde, design del grande Enzo Mari per Danese Milano, un altro divano più recente e molto grafico come Tree Sofa de Luxe di Cappellini firmato dal noto designer inglese Jasper Morrison e il tavolino Arabesco CM, omaggio al grande Carlo Mollino del 1949. Per finire l’iconico paravento in cartone Cartoons design Luigi Baroli di Baleri Italia. Ma passiamo alle citazioni nel servizio: come al solito ho scelto 8 pezzi di design, alcuni cult, altri assolutamente nuovi e autoprodotti, in cerca di produttore… vedere per credere!

Tim Fu. Si chiama Parametric Walls ed è firmata dal designer canadese Tim Fu: questa particolare carta da parati tridimensionale crea un effetto suggestivo e molto creativo, rendendo la parete protagonista. Realizzata in carta con eleganti colori sfumati (ma la si può richiedere in altri materiali) è autoprodotta dal designer, architetto e artista che ha realizzato molti progetti d’architettura, tutti coerentemente ondulati, che stupiscono senza far girare la testa (guardate la sua pagina Instagram). Questo prodotto si può richiedere sul sito: www.timfu.com e www.instagram.com/ti.fu/

Edra. Capriccio, design di Jacopo Foggini, è un tavolo ispirato dalla dinamicità di un movimento musicale, con una forma inedita e irregolare. Il piano in cristallo temperato è sorretto da una struttura ondulata in tubolare di metallo, nata dall’intreccio di due sinuosi sistemi in tubolare piegati magistralmente con strumenti artigianali. I due elementi intrecciati danno vita a una singolare conformazione che oltrepassa il piano e si libera nello spazio. www.edra.com (© Emilio Tremolada)

Cappellini. Cassettiera curva Side 1, design Shiro Kuramata della collezione Progetti Compiuti. Realizzata con cassetti in legno bianco opaco e struttura in frassino tinto nero, è dotata di ben 49 cassetti asimmetrici e su ruote. La collezione comprende diverse tipologie di cassettiere in due forme diverse. Il prodotto è nato nel 1970 dal designer giapponese Shiro Kuramata, rappresentante del design postmoderno giapponese. Bellissima da sola, ma ancora meglio da usare in coppia come diceva una nota pubblicità: “Due gusti è meglio di one!” Sicuramente un prodotto icona estremamente contemporaneo che si adatterà ovunque. www.cappellini.com

Robert van Embricqs. The Flow Wall è una particolare scrivania fluttuante, disegnata dal giovane artista olandese Robert van Embricqs. Mi sono innamorata di questo prodotto appena l’ho visto sulla pagina Instagram del fantasioso designer, re dell’intreccio (https://www.instagram.com/robert_van_embricqs/). Realizzata con doghe di legno, da fissare alla parete, grazie a un particolare incastro ha una superficie piana che si trasforma in una scrivania dalla forma ondulata. Per il momento è autoprodotta da Robert stesso, ma spero che qualche azienda la metta in produzione. www.robertvanembricqs.com

Hay. Fa parte della collezione Palissade Park, firmata dai famosi fratelli del design Ronan e Erwan Bouroullec. Nella foto la panca modulare crea una composizione a “S”, una sorta di serpente. Una collezione di complementi d’arredo per l’outdoor dal grande fascino, perché riesce ad essere minimale, ma allo stesso tempo dal forte impatto. Il progetto si inserisce facilmente negli spazi all’aperto grazie alla grande varietà di 13 complementi e sa adattarsi ad un’ampia varietà di ambienti: caffè, ristoranti, giardini, terrazze e balconi. Questi arredi per esterni sono realizzati in acciaio verniciato a polvere, uniti da un principio comune di geometria simmetrica, per integrarsi senza sforzo in un paesaggio naturale o urbano. In vendita da www.designrepublic.com

Paradisoterrestre. Lampada Garbo R Wave, design Mariyo Yagi: una signora e un versatile artista giapponese. Data la sua bella storia, mi servirebbe una pagina intera per raccontare questa lampada molto scenografica: la prima edizione risale al 1973, prodotta dall’azienda d’illuminazione di super design Sirrah. Il nome Garbo fu suggerito da Dino Gavina in omaggio all’attrice Greta Garbo, a sottolinearne la particolare bellezza ed eleganza. La lampada è parte della collezione permanente del Tokyo National Museum of Modern Art e della Galleria Nazionale di Roma. Una cascata di luce scintillante, con fili trasparenti che si muovono con un alito d’aria creando uno sfavillio luminoso, una magica presenza in uno spazio. Garbo può dividere gli ambienti o enfatizzare un’esposizione.  Realizzata in metallo verniciato, composta da 6/8/10 moduli curvi e frange in tessuto, total white. Due le versioni: classica con lampadine o con plafoniera in plexiglass illuminata da led dimmerabili. La si trova nella ricca galleria bolognese, luogo storico del design italiano: www.paradisoterrestre.it

Zanotta. Onda è il nome del divano, creato dal famoso trio di architetti De Pas, D’Urbino e Lomazzi. Un prodotto simbolo degli anni 80, di cui dicono: “Curve che avvolgono il corpo, come un abbraccio”. Un mix tra comodità e una vera bellezza estetica, un monoblocco dalla struttura portante in tubo d’acciaio inox 18/8, l’imbottitura in poliuretano a quote differenziate. Il rivestimento sfoderabile è in pelle o stoffa, ma la sfoderabilità è possibile solo tramite personale specializzato. Disponibile in versione poltrona, divano a due e tre posti. www.zanotta.com

Quadrifoglio Group. Moon, design Serena Papait, è una sedia ergonomica a forma di infinito. La sua struttura è unica e continua e segue i principi dell’ergonomia scandinava: plasmando il corpo in una postura il più naturale possibile, esprime e trasmette un senso di leggerezza. Frutto di una interessante ricerca, Moon è una seduta di design pensata per distribuire il peso nei punti meno sensibili, in particolare sulle ginocchia, senza appesantire la colonna vertebrale. La monoscocca è in polipropilene caricato con fibra di vetro a spessori variabili e ha gli inserti nei punti di appoggio in neoprene. I colori della scocca e dei cuscinetti sono personalizzabili in base ai propri gusti. Adattabile in ogni ambiente: dall’home office, al salotto, sino agli spazi professionali. Misura: cm 51x30x52h. www.quadrifoglio.com