Dopo le vacanze mi sono concentrata sul numero 3, ma sarà davvero perfetto? Alcuni dati storici: la scuola pitagorica, il movimento filosofico e scientifico nato nel secolo avanti Cristo, considera il tre un numero perfetto, nella teoria dei numeri il tre raffigura la prima superficie a forma di triangolo. Anche per i Cinesi il tre è perfetto, perché numero della totalità cosmica: cielo, terra, uomo. Gli Egizi e i Greci creavano famiglie formate da tre divinità (triadi) di solito costituite da una coppia e il loro figlio ma esistevano anche triadi di fratelli o sorelle.
Ma dopo un po’ di storia ritorniamo ai giorni nostri con qualche curiosità: nel gioco del rugby a 15 la maglia numero 3 è indossata dal pilone destro mentre nella smorfia napoletana il 3 è riferito alla gatta. Se vogliamo passare alla musica posso citare l’album Volume III del grande Fabrizio De André, Litfiba 3 la terza uscita dei Litfiba (che amo molto), il singolo della famosa cantante americana Britney Spears 3 e come dimenticare Valeria Rossi con il suo tormentone estivo del 2001 Tre parole.
Ho raccolto 8 pezzi d’arredamento particolari composti da tre pezzi: una porta improbabile per entrare in posto che non esiste, la poltrona composta in tre parti firmata da Franco Albini e Franca Helg ispirata al sinuoso corrimano della Linea 1 della Metropolitana Milanese, i tavolini in vetro curvato che stanno bene ovunque e le bamboline con la scritta 1 2 3 senza “stella” come si diceva una volta.
Sono sicura che dopo aver letto questo articolo anche voi andrete alla ricerca del numero 3 un po’ dovunque…
Katerina Kamprani. Triple door della collezione “The Uncomfortable”. La designer greca progetta e crea oggetti con rendering tridimensionali 3D. In questa collezione ha riunito 40 prodotti geniali e tassativamente inutili. In questo caso si è cimentata con una porta che definisce scomoda, l’anta è divisa in tre parti per non conduce da nessuna parte! Gli oggetti della sua insolita collezione diventando molto complicati da utilizzare. Katarina ha dichiarato che il motivo per cui sono nati gli oggetti, è solo per infastidire e incuriosire chi li vede e vorrebbe anche provarli, utilizzarli. Visitando il sito della giovane designer di Atene vedrete una forchetta con catena, l’innaffiatoio che innaffia sé stesso, degli stivali da pioggia bucati e molti altri.www.theuncomfortable.com
Mogg. Lampada Sott’Archi, design Fabio Meliota. Quando ho visto per la prima volta questa lampada mi è venuta in mente immediatamente l’iconica Arco di Flos, in secondo tempo un gruppo composto da tre nuvole. Riferimenti a parte, questo prodotto ha un fascino particolare e sarà perfetta per illuminare e decorare il living e non solo. Prodotto molto versatile, nato da un’idea di avere una lampada con un punto luce e che può essere facilmente spostato nel punto desiderato. Per illuminare un tavolo, una scrivania, un libro. Circa 3 metri è la distanza massima tra il riflettore della base base in proiezione orizzontale. Il paralume è in tessuto e PVC accoppiato, la struttura in metallo verniciato. www.mogg.it
Fiam Italia. Tavolino Rialto Tris, design CRS Fiam. Un tris di tavolini bassi in vetro curvato con uno spessore da 10 mm, disponibili anche in vetro extralight e Nero 95, o in bronzo retro argentato. I tavolini possono essere sistemati l’uno sotto l’altro, per guadagnare spazio, o possono essere usati separatamente, per moltiplicare per 3 i piani di appoggio! Sono molto più di un oggetto decorativo, è design che non ha tempo, non ha moda, è un evergreen elegante. Nelle foto in versione vetro trasparente e bronzo. www.fiamitalia.it
Cassina. Poltrona Tre Pezzi, design Franco Albini con Franca Helg nel 1959, fa parte della Collezione I Maestri. Una vera e propria icona di design, come molti pezzi dell’azienda Cassina. La struttura combina la seduta profonda, l’anello poggia reni e il poggia testa a mezzaluna, rendendo la scansione di elementi con identità e geometrie differenti principio sia estetico sia funzionale. La struttura in tubolare d’acciaio si distingue per il segno grafico della curvatura laterale, che richiama i corrimani disegnati per la Metropolitana Milanese. Cassina propone un’edizione storica in panno rosso e telaio nero. Ma questa poltrona di gran classe, in versione nera, rossa o verde farà sempre la sua bella figura! Ha 63 anni e non li dimostra. www.cassina.com
Gian Franco Ferré Home. Tavolini Effiel. Ho avuto la fortuna diversi anni fa di conoscere lo stilista architetto ad una sua sfilata, era una persona fantastica. Qui presentiamo uno scenografico tris di tavolini ispirato agli anni ‘50. Il piano è in legno laccato nero e specchi in verto fumè, su una leggera struttura in metallo. Il concetto gioca con dimensioni diverse e altezze non uguali. Da posizionare accanto al letto al divano o in altre molte situazioni. www.gianfrancoferrehome.it
MoMa Design Store. Tre graziose bamboline con il numero: 1, 2, 3 come dice la canzone dalla bella Elodie. Si chiamano 123 Drumming Girl Collectible Object, design Yoshitomo Nara. Lo stile dell’artista giapponese attinge sia alle classiche xilografie giapponesi che ai fumetti pulp/pop. Realizzate in materiale plastico, sono decorate semplicemente e hanno occhi grandi spalancati e molto espressivi, i numeri sono posti sul il simpatico cappellino a punta. Yoshitomo Nara ha esposto in tutto il mondo le sue opere per raccontare la sua vita quotidiana e i suoi viaggi. Le bamboline sono alte 6 cm, le trovate sul prestigioso sito del MoMa. www.store.moma.org
Riva 1920. Panca Piazza Scala, firmata da Michele De Lucchi. Il design è sinuoso ma allo stesso ritmico. Panca interamente realizzata in legno massello a liste incollate e caratterizzata da un piano in legno ergonomico che continua in tutta la lunghezza della panca, sostenuta da gambe squadrate. Da usare da sola o accostata ad altre sarà perfetta per creare un gruppo di ascolto per conferenze o ad un concerto. Con l’acquisto del prodotto viene consegnato un kit di manutenzione per preservare nel tempo la vera essenza del legno. www.riva1920.it
BLM Group. MAG è un servetto disegnato dall’architetto Enrico Azzimonti che così lo descrive: “un tubo + una macchina in grado di curvare quel tubo come desideri. Progettare un tubo e donargli forma e funzione nello spazio è possibile quando hai a disposizione una tecnologia in grado di essere l’estensione del pensiero umano”. In questo modo è nato un sinuoso oggetto da usare come porta asciugamani, porta riviste o porta cataloghi presso gli showroom. Realizzato in ferro cromato dall’azienda brianzola di Cantù BLM, produttori di macchine utensili per la lavorazione dei tubi. www.blmgroup.com
Foto di copertina: Componibili Smile – Kartell – Fabio Novembre