Nessuno pagherebbe del denaro sonante per andare da Berlino a Potsdam in un’ora quando può arrivarci gratis in un giorno in sella al suo cavallo.

Imperatore Guglielmo I di Germania, nell’apprendere dell’invenzione dei treni

Più confortevole? Più social? Più interattivo? Come ci immaginiamo il treno del futuro?

Per lavoro o per piacere il treno è un mezzo veloce ed economico per raggiungere le nostre mete, ma come viviamo l’esperienza del viaggio?

C’è chi legge, chi studia, chi lavora, chi dorme, chi conversa, chi sorride guardando un video o chattando al telefono, chi si perde nel panorama. Un quadretto idilliaco se non fosse per la scomodità e i piccoli problemi che si vanno a creare a causa dell’ambiente non propriamente accogliente. Porte che non si aprono (si spinge o si tira?), sedute ravvicinate che non rispettano lo spazio personale, bracciolo poggiagomito da condividere, poggiatesta non avvolgente, spazio ridotto e spesso difficilmente raggiungibile per riporre i bagagli, tendine che oscurano il sole ma tolgono anche la vista del paesaggio.

Necessitiamo sicuramente di un’esperienza completamente nuova, diversa, studiata appositamente, che si adatti alle svariate esigenze. Il design delle carrozze deve tener conto dei viaggiatori e dei loro bisogni assecondandone i desideri e le attività.

Treno del futuro – progetto Mecanoo + Gispen

Un progetto per il treno del futuro arriva dall’Olanda ed in particolare dalla collaborazione tra lo studio di architettura Mecanoo e l’azienda di arredo per ufficio Gispen.

Dopo aver monitorato i passeggeri hanno cercato di reinterpretare il momento del viaggio, lasciando la possibilità agli utilizzatori di scegliere la posizione più consona all’attività da svolgere e/o all’esperienza da vivere.

Treno del futuro – progetto Mecanoo + Gispen

“Il risultato è un concetto di treno all’avanguardia. Con un sistema flessibile di mobili a dodici moduli, sarà possibile creare una combinazione adatta per ogni tipo di treno. Inoltre, i tessuti di cui i moduli si compongono sono tutti riutilizzabili e tutti i moduli possono essere facilmente smontati e intercambiabili” – spiegano gli architetti – “Un’esperienza di mobilità dinamica è creata con vari posti a sedere, “stit” (sit-stand o pendente) e posti in piedi dove ogni viaggiatore può trovare un posto che gli si addice a seconda della sua attività, tempo di viaggio, dimensioni del gruppo, bagagli e strutture necessarie. Il treno del futuro faciliterà una vasta gamma di attività”.

Questo permette finalmente di creare spazi diversi, in grado di soddisfare una vasta gamma di persone che non sono più obbligate a stare sedute su posti tutti uguali, ma decidono come trascorrere il proprio viaggio stimolate da un design nuovo e versatile.

Vagoni diversificati – progetto UniFI + TrenItalia

Anche l’Università di Firenze unita a Trenitalia attraverso il laboratorio istituito nel 2017 (DIT, Design Italiano per il Treno), si cimenta nella progettazione di mezzi di trasporto pubblico ponendosi l’obiettivo di migliorare la qualità di utilizzo. Il viaggio non viene più concepito come un lasso di tempo tra un punto di partenza e una meta d’arrivo ma si configura come vera esperienza. Da questo nasce l’idea dei vagoni diversificati a seconda delle esigenze di viaggio pensando ad una carrozza social, ad una dedicata ai lavoratori, un’altra per i turisti e così via.

Vetro interattivo – progetto UniFI + TrenItalia

L’Università immagina inoltre il treno del futuro come una piattaforma intelligente, non più solo un mezzo di trasporto ma un luogo di incontro e di cultura, che sappia anche conferire informazioni. Ad esempio attraverso un vetro interattivo che permetta al viaggiatore di conoscere il territorio attraversato e che ne trasmetta anche le emozioni.

Un’idea molto interessante dal punto di vista culturale, che arricchisce ulteriormente il viaggio in treno e ne contempla il paesaggio a 360 gradi.

E tu, come vorresti il treno del futuro?