Si realizzano sempre le cose in cui credi realmente; e il credere in una cosa la rende possibile

Frank Lloyd Wright

Siam tre piccoli porcellin, siamo tre fratellin, mai nessun ci dividerà tra la la la la
Come dimenticare la storia dei tre porcellini che un bel giorno decidono di realizzare per sé ognuno la propria casa e mettersi così al riparo dal lupo cattivo? Il primo la costruisce in paglia, il secondo in legno e il terzo in mattoni. Tre case diverse per tre personaggi diversi, ognuno con le proprie caratteristiche, desideri, esigenze e conoscenze.

E se questi tre fratellini fossero degli architetti? Chi potrebbero essere? Come costruirebbero?

Ci ha pensato Steven Guarnaccia, illustratore e designer newyorkese, a reinterpretare la favola dei tre porcellini, nel libro pubblicato in Italia dalla casa editrice Corraini (2009). Un omaggio all’architettura e al design del Novecento.

Guarnaccia non solo identifica i protagonisti con tre grandi architetti (Frank Gehry, Le Corbusier e Frank Lloyd Wright) richiamandone l’aspetto e le peculiarità nonchè alcuni dei loro progetti più importanti, ma propone anche una versione architettonica delle case stesse che non passano certo inosservate e condisce infine il tutto con tanti pezzi iconici della storia del design.

Il primo porcellino si stabilisce nella Ghery House (Frank Ghery – 1978), il secondo vive nella Glass House (Philip Johnson – 1949) e il terzo nella Fallingwater House (Frank Lloyd Wright – 1935). Tre case molto diverse tra loro, che ripropongono nei differenti stili compositivi il panorama architettonico del Novecento.

Tra gli oggetti di design invece compaiono lo spremiagrumi di Philipp Starck, la moka Conica di Aldo Rossi, il tavolo Tulip di Eero Saarinen, la sedia Wiggle di Frank Ghery, la sedia First di Michele De Lucchi, la lampada Lampadina di Achille Castiglioni. Pezzi che sono entrati a far parte della storia perché hanno reinterpretato forme e funzioni esistenti in modo innovativo dando vita a prodotti unici.

Il design compare spesso nelle illustrazioni di fumetti (vedi l’esposizione Living in a Box: Design and Comics allestita presso il Vitra Design Museum) per inserire i personaggi nella nostra vita quotidiana richiamando l’attenzione del lettore attraverso oggetti conosciuti.

Nel caso di Guarnaccia però il gesto è diverso. E’ la traduzione di una favola per bambini in una storia di design e architettura, riassumendone in poche pagine alcuni degli elementi salienti.

Edifici, personalità e oggetti iconici si ritrovano così catapultati all’interno di una fiaba perdendo la loro aurea di mostri sacri e diventando parte della nostra cultura, dei nostri ricordi di un’infanzia magica!


Credits: https://www.stevenguarnaccia.com/i-tre-porcellini