Venerdì 20 settembre, ho decisamente voglia di una giornata diversa dal solito e decido di andare al Salone Nautico di Genova per sentire ancora il sapore dell’estate, per vedere le ultime novità e sognare un po’ pensando alla prossima stagione che passerò in barca. Ritengo di essere molto furba perché in una giornata settimanale ci sarà di sicuro meno gente, ma al mio arrivo mi rendo presto conto che mi sono drasticamente sbagliata.

All’ingresso troviamo subito un coup de théâtre: una gigantesca arca in legno dipinta di rosso vivo che contiene idealmente a bordo due Bmw X7 cromate in argento. L’installazione futuristica si intitola ‘The Ark’ e reinterpreta lo scafo di uno yacht SX112. È firmata Piero Lissoni.

Anche se risale al 2017 la sua inaugurazione, la Piazza del Vento, nata da un’ispirazione di Renzo Piano e realizzata dallo studio d’architettura OBR, rimane sempre un piacevole modo per iniziare la visita del Salone interagendo con i fenomeni ambientali ed energetici del mare: il sole e il vento appunto.

Entrando un po’ nel vivo dell’esposizione, quello che colpisce fin da subito è senz’altro la componente tecnologica che riveste sempre più importanza all’interno della progettazione di consolle di guida dal gusto avveniristico o da motori sempre più sofisticati.  È il caso per esempio del Mercury Racing 450R, che con i suoi 320 kg per 450 cavalli, offre il miglior rapporto peso/potenza di tutto il mercato: 1,4 cavalli per kg.

Ma il Salone Nautico di Genova è anche un’ottima occasione per fare conoscenze interessanti all’interno del mondo dello yacht design: è così infatti che ho conosciuto Teo Aiello, designer e general manager della Nuova Jolly Marine, che ci ha accolti a bordo dell’ultima nata NJ 700 XL per un piacevole giro di prova e ci ha spiegato quanto il design della nautica sia sempre in completa evoluzione per mezzo del design di imbarcazioni pneumatiche sempre più performanti.

Un tipo di esposizione questo che cambia molto dall’interno all’esterno ed è curioso notare come la libertà e allegria che si percepiscono all’esterno, siamo fortemente contrapposte con un senso di affollamento e di poca relazione con l’ambiente nei padiglioni interni.  Forse si potrebbe lavorare un po’ di più sugli allestimenti fieristici per renderli maggiormente gradevoli e meno confusionari.

Vorrei infine segnalare due curiosità che mi hanno particolarmente affascinata: la prima è il semi-sommergibile Ambra della NemoSub.  Un natante ibrido di 10 metri di lunghezza che può ospitare fino a 12 persone e che presenta dei grandi oblò sul fondo che permettono di osservare I fondali durante la navigazione.

La seconda è il Tender 220T dell’azienda Verga Plast di Como: un piccolo tender interamente realizzato in policarbonato trasparente e dotato intelligentemente non di un motore a scoppio ma di un motore elettrico.  Anche in questo caso la trasparenza permette di godere degli spettacoli naturali in maniera completa.

Ed è con la massima di Michio Suzuki, fondatore della celebre azienda, che voglio concludere questa bellissima giornata dedicata al lusso, allo yacht design e al divertimento, dandovi appuntamento al prossimo articolo.