Questa è una storia che parte nel 2011, quando a Roma allo studio Westway Architects viene affidato il compito di ridisegnare la parte architettonica di una storica azienda veneta, la Cantina Santa Margherita a Fossalta di Portogruaro. Nasce così il progetto per la sede centrale che vede la luce nel 2012 con la realizzazione di un intervento molto coraggioso contraddistinto da grandi coperture in ferro con travi completamente bianche e un rivestimento in zinco bicolore, grigio e vinaccia.

Grazie a questo riuscito risultato, cinque anni più tardi viene commissionato sempre allo studio un secondo progetto, quello del centro aziendale intitolato a Vittorio Emanuele Marzotto, figura eclettica e di riferimento della famiglia di proprietà della Cantina.

Il nuovo Centro, inaugurato lo scorso 7 luglio, accoglie una linea di imbottigliamento all’avanguardia ed una nuova zona di stoccaggio per adeguare la capacità produttiva di Santa Margherita alle esigenze del mercato internazionale. Il centro è dislocato su 2.600 metri quadrati e consente l’imbottigliamento con la stessa linea di vini fermi e spumanti.

Le vecchie strutture del polo industriale originario, risalente agli anni ’30, sono state riconvertite creando un ambiente di lavoro moderno ed efficiente.

La trasformazione è iniziata con l’abbattimento di alcuni edifici e la sistemazione della sagoma complessiva del fabbricato con la creazione di quattro unità. Le strutture portanti del tetto sono in legno, così come tutti i tamponamenti delle pareti e del tetto dell’edificio. Ampie vetrate a tutta altezza permettono di rendere visibile al visitatore il fascino delle lavorazioni. Le vele, ricoperte in zinco titanio, sono state progettate per proteggere le vetrate, ed evitare la luce diretta nelle ore più luminose del giorno.

Fra la Cantina di vinificazione e la nuova linea di imbottigliamento è stata così delineata una piazza dal gusto urbano, da cui è possibile assistere a tutte le fasi produttive, dalla vinificazione all’imbottigliamento e l’insieme delle strutture costituisce così una sorta di “cittadella del vino”.